Cos'è Kik, la app di messaggistica usata dal finto ginecologo che violentava ragazzine

Cos'è Kik, la app di messaggistica usata dal finto ginecologo che violentava ragazzine
Cos'è Kik, la app di messaggistica usata dal finto ginecologo che violentava ragazzine
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Venerdì 1 Marzo 2019, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 16:33

Questa mattina un cinquantenne brianzolo è stato arrestato per violenza sessuale ai danni di alcune ragazzine minorenni: l’uomo si spacciava per un finto ginecologo, ‘Alberto Berti’, e adescava le giovani vittime usando Kik, una applicazione di messaggistica istantanea. Ma cos’è Kik? A metà tra Whatsapp ed un social network, Kik è una delle tante applicazioni esistenti per le chat con gli smartphone.

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Fondata nel 2009 da un gruppo di studenti canadesi in particolare per permettere ai Blackberry di chattare gratis con chi possedeva iPhone e Android, Kik è molto usata tra i giovanissimi: per registrarsi non serve un numero di telefono, ma basta una mail, il che la rende facilmente fruibile ai giovanissimi che non hanno uno smartphone ma ad esempio un tablet.

Questa procedura facilita però la proliferazione di account fake e anonimi: inoltre una volta iscritti, l’account si può sospendere per alcuni periodi per essere invisibili ad altri utenti, ma non si può cancellare definitivamente. Nel caso di Monza le ragazzine su Kik si mostravano «particolarmente disinibite con il filtro di internet», ha spiegato la pm Francesca Gentilini, ma al di fuori, nella vita reale, erano inermi e spaventate e hanno nascosto a lungo la loro identità virtuale ai genitori, anche dopo l’inizio delle indagini.

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