Indaga la Direzione distrettuale antimafia di Bari sull'omicidio di Bartolomeo La Pomarda, il 28enne allevatore ucciso a fucilate lunedì scorso. Il suo cadavere è stato ritrovato nella tarda serata dai carabinieri, allertati dai parenti della vittima, nel suo podere nelle campagne tra Mattinata e Monte Sant'angelo, nel Foggiano. Saranno quindi i magistrati dell'antimafia a coordinare le indagini dei carabinieri che stanno accertando dinamica e movente del delitto. Al momento ancora non si conosce il numero di fucilate che ha raggiunto e ucciso La Pomarda e se a sparare siano state più persone. Sarà l'autopsia a fugare ogni dubbio e a fornire anche elementi utili agli inquirenti per inquadrare con precisione la matrice del delitto.
L'ipotesi della criminalità organizzata
Si ipotizza, ma su questo punto gli investigatori mantengono il più stretto riserbo, che il delitto sia stato compiuto nell'ambito della criminalità di stampo mafioso, considerato che la vittima era imparentata con i fratelli Quitadamo, egemoni a Mattinata, facenti parte del clan Lombardi, Scirpoli, Raduano, ma ogni altra pista viene comunque vagliata con attenzione.