Mafia, la Dia sequestra beni da 2 milioni e mezzo di euro al boss ​detenuto in regime speciale

Mafia, la Dia sequestra beni da 2 milioni e mezzo di euro al boss detenuto in regime speciale
Mafia, la Dia sequestra beni da 2 milioni e mezzo di euro al boss ​detenuto in regime speciale
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:12

La Direzione Investigativa Antimafia, dalle prime luci dell'alba, ha dato esecuzione ad una misura patrimoniale, disposta dal Tribunale di Bari - III Sezione Penale in funzione di Tribunale della Prevenzione su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore dello stesso capoluogo pugliese e dal Direttore della Dia, nei confronti di Rocco Moretti, esponente di spicco della società foggiana, attualmente detenuto in regime speciale (ex art. 41 bis o.p.).

ll sequestro

Il sequestro, per un valore complessivo stimato di circa 2,5 milioni di euro, riguarda 4 imprese operanti nella città e provincia di Foggia, nei settori del commercio all'ingrosso di generi vari, nel commercio al dettaglio di articoli per la casa e per la ristorazione e nella gestione di bar, nonché beni mobili e immobili, autoveicoli, macchine operatrici e numerosi rapporti finanziari e polizze assicurative.

I dettagli

È composto da quattro imprese, 13 immobili, 10 mezzi e 22 rapporti finanziari il patrimonio da 2,5 milioni di euro sequestrato oggi dalla Direzione investigativa antimafia e riconducibile a Rocco Moretti, 74enne, considerato tra i capi fondatori della 'Società foggiana' e attualmente detenuto in regime del 41-bis.

Moretti sta scontando una condanna definitiva a 10 anni e 8 mesi di reclusione nell'ambito di uno dei più importanti processi sulla mafia foggiana, Decima azione, per associazione mafiosa, estorsioni e detenzioni di armi. Le attività, che operano nel settore del commercio, della ristorazione e della gestione di bar, sono già state affidate ad amministratori giudiziari. "Il recupero dei patrimoni illeciti è tra i lavori più importanti della Procura, i criminali mettono in conto di andare in carcere ma non di perdere i beni", ha detto in conferenza il procuratore di Bari Roberto Rossi.

"I profitti illeciti inquinano l'economia e rendono forti le organizzazioni criminali quando i loro adepti vengono sottoposti a misura cautelare", ha aggiunto. Solo nel territorio di Foggia, negli ultimi due anni, sono stati sequestrati ai clan circa 19 milioni di euro "e questo mette in seria difficoltà la criminalità", ha detto ancora Rossi, che ha sottolineato come i clan di Foggia e provincia, nell'ultimo periodo, stiano affrontando "un momento di grande disgregazione e forte difficoltà economica". "La sensazione è che i beni accumulati dai mafiosi siano il frutto delle ferite inferte alla società sul piano morale e criminale", ha detto anche il tenente colonnello Paolo Iannucci della Dia di Foggia. Moretti, ha aggiunto, è "un capoclan di notevole spessore criminale, al vertice di un clan che ha investito tanto dal punto di vista economico".

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