Concorsi truccati, arrestati 7 docenti universitari
Coinvolti anche due salentini

(Foto Ansa)
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Lunedì 25 Settembre 2017, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 00:13
Tocca anche il Salento l'inchiesta che fa tremare le università italiane e che nelle scorse ore ha portato agli arresti domiciliari 7 docenti, titolari di cattedre di diritto tributario in diversi atenei, tra cui quelli di Foggia e Lecce, per reati di corruzione nell'ambito di un'inchiesta sui concorsi truccati.
Altri 22 docenti sono stati interdetti dallo svolgimento delle funzioni di professore universitario e di quelle «connesse ad ogni altro incarico assegnato in ambito accademico per la durata di 12 mesi».

È l'esito dell'operazione «Chiamata alle Armi» eseguita questa mattina dalla Guardia di Finanza di Firenze su tutto il territorio nazionale, dopo che un primo caso di corruzione era stato accertato nel capoluogo fiorentino. Un'inchiesta che ha toccato anche la Puglia con un arresto a Foggia e la perquisizione nello studio di un docente dell'Università di Lecce.
Oltre agli arrestati sono infatti  59 i docenti complessivamente indagati per reati di corruzione. Le misure coercitive sono state disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica fiorentina diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo. Sempre stamani sono state eseguite più di 150 perquisizioni domiciliari presso uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali.
Nei confronti di altri 7 docenti universitari, il giudice per le indagini preliminari di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, si è riservata la valutazione circa l'applicazione della misura interdittiva dopo l'interrogatorio degli stessi indagati.

Da una delle intercettazioni effettuate risulta che i vincitori del concorso nazionale per l'abilitazione scientifica all'insegnamento nel settore del diritto tributario venivano scelti con una «chiamata alle armi» tra i componenti della commissione giudicante, e non in base a criteri di merito. Secondo quanto emerso uno dei docenti, componente della commissione giudicante, affermerebbe in un'intercettazione di voler favorire il suo candidato, contrapposto a quello di un collega, esercitando la sua influenza con una vera e propria «chiamata alle armi» rivolta agli altri commissari a lui più vicini. L'inchiesta è partita dalla denuncia di un ricercatore fiorentino, al quale sarebbe stato proposto di ritirare la propria domanda al concorso per fare posto a un altro candidato.

Chi sono i docenti coinvolti
I sette docenti universitari arrestati questa mattina dalla Guardia di Finanza di Firenze e posti ai domiciliari per corruzione, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze, che indaga su una presunta spartizione di cattedre universitarie di diritto tributario sono, secondo quanto si apprende da fonti investigative: Fabrizio Amatucci, professore a Napoli; Giuseppe Maria Cipolla (Cassino); Adriano Di Pietro (Napoli); Valerio Ficari (Sassari); Guglielmo Fransoni (Foggia); Alessandro Giovannini (Siena): Giuseppe Zizzo (Castellanza), tutti titolari di cattedre di diritto tributario.
Tra i 59 indagati anche l'ex ministro Augusto Fantozzi. Per Fantozzi, anche lui docente di diritto tributario, i pm della Procura di Firenze, Paolo Barlucchi e Luca Turco, hanno chiesto l'interdizione e il gip del Tribunale, Angelo Antonio Pezzuti, si è riservato la decisione all'esito dell'interrogatorio, che verrà fissato nei prossimi giorni.
Mentre tra gli interdetti figura anche Francesco Tundo dell'Università di Bologna, orginario di Galatina.
Perquisizioni anche nell'Ateneo salentino: Le fiamme gialle questa mattina hanno effettuato una perquisizione anche presso lo studio del docente di Diritto Tributario Franco Paparella, del Dipartimento di Economia.
dove hanno sequetrato pc e documentazione.
«Per quanto attiene alla perquisizione tenutasi questa mattina a Lecce l’Università del Salento - scrivono dal rettorato - l'Università ripone piena fiducia nell’operato della Magistratura».
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