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Gli agenti dell'ufficio immigrazione vogliono riportarla in Kuwait, dove si trova attualmente la sua famiglia, ma la ragazza si è rifiutata oggi di imbarcarsi su un volo per Kuwait City.
«I miei fratelli e la mia famiglia e l'ambasciata saudita mi aspettano in Kuwait - ha detto la giovane - e mi ammazzeranno. La mia vita è in pericolo. La mia famiglia minaccia di uccidermi per le cose più banali». La destinazione di Rahaf Mohammed al-Qunun era in realtà l'Australia, dove avrebbe voluto chiedere asilo.
Rahaf just send me this, she just want you to make sure she is on the hotel and she still needs help and protection. pic.twitter.com/xxs61JIfhP
— Rahaf Mohammed رهف محمد القنون (@rahaf84427714) 7 gennaio 2019
La ragazza voleva raggiungere l'altro continente di nascosto durante un viaggio con la famiglia in Kuwait, ma durante lo scalo è stata bloccata all'aeroporto di Bangkok, dove i funzionari sauditi le hanno sequestrato il passaporto. In Arabia Saudita una donna ha bisogno del consenso di un famigliare maschio per espatriare, mentre in Kuwait non è necessario.
Video from @rahaf84427714 just sent from her hotel room at the #Bangkok airport. She has barricaded herself in the room & says she will not leave until she is able to see #UNHCR. Why is #Thailand not letting @Refugees see her for refugee status determination? @hrw #SaveRahaf pic.twitter.com/3lb2NDRsVG
— Phil Robertson (@Reaproy) 7 gennaio 2019
In un video postato sui social network, la giovane ha raccontato di essere stata anche vittima di abusi fisici e psicologici perché ha dimostrato di rinunciare all'Islam e di aver scelto uno stile di vita occidentale. E ha spiegato di non voler lasciare l'hotel fino a quando non le sarà consentito di parlare con funzionari delle Nazioni Unite. «I miei genitori sono molto rigidi, e mi hanno chiuso nella mia camera per sei mesi solo per essermi tagliata i capelli - ha raccontato la ragazza -. Sono sicura al 100% che mi uccideranno quando uscirò dalla prigione saudita dove sarò rinchiusa dopo il rimpatrio». L'appello della ragazza è stato accolto dall'ong Human Rights Watch, che ha chiesto alle autorità di Bangkok di fermare il rimpatrio della giovane.
موظف الخطوط الكويتية هذا هو الذي أخذ جواز سفر رهف محمد #فتاة_تايلند بخداعها أنه للحصول لها على التأشيرة وسلمه لموظف السفارة السعودية.@KuwaitAirways تتحمل المسؤولية الجنائية كاملة علما أن هذا التصرف سيجرم #الكويت كدولة دوليا كون الشركة حكومية.@IATA@MOFAKuwait_en pic.twitter.com/7UDq8B98j2
— Mahmoud Refaat (@DrMahmoudRefaat) 7 gennaio 2019