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Nel suo post la signora racconta di aver prenotato i suoi voli molto prima che il governo australiano introducesse le restrizioni: gli aerei in arrivo a Sydney possono avere al massimo 30 passeggeri a bordo, particolare che sta facendo infuriare chi aveva comprato il biglietto in economy, escluso a favore di chi ha comprato biglietti business. Le compagnie Qantas e Virgin Australia hanno sospeso i voli internazionali, e l'unica compagnia rimasta è Qatar Airways: il limite di 30 persone è dovuto alla quarantena obbligatoria negli hotel all'arrivo in Australia dall'estero.
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Il cielo è arancione
Qatar Airways, dopo l'eco legata alla pubblicazione del post di Sheree - ripreso da alcuni media internazionali tra cui il Daily Mail - ha però spiegato a WA Today che la famiglia Richardson è stata inserita nei voli del 16 e 17 settembre. «A causa delle restrizioni sui passeggeri che viaggiano verso destinazioni australiane, Qatar Airways può trasportare solo un numero limitato di passeggeri al giorno verso determinate destinazioni», ha detto una portavoce della compagnia aerea. Fino a 100.000 australiani sarebbero rimasti bloccati all'estero a causa della chiusura dei confini del coronavirus e dei limiti di viaggio, anche se le cifre ufficiali del governo parlano di 20mila persone.
Ad aggiungere pepe alla storia, la risposta che il governo di Perth ha dato a George Brandis, Alto commissario australiano per il Regno Unito, che ha cercato di risolvere il problema della famiglia accampata in aeroporto, ma dalle autorità australiane si è sentito rispondere che non potevano aiutarli perché «siamo nel weekend». Ora Sheree è in albergo in attesa di prendere il volo e tornare finalmente a casa: la sua storia, per fortuna, non sarà lunga come quella di Tom Hanks iin The Terminal.