Gran Bretagna, per Boris Johnson fase 2 a velocità differenziata: «Rischio nuovi picco». Oggi altri 539 morti

Gran Bretagna, Boris Johnson ipotizza fase 2 a velocità differenziata. E i morti aumentano: 539 in un giorno
Gran Bretagna, Boris Johnson ipotizza fase 2 a velocità differenziata. E i morti aumentano: 539 in un giorno
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Giovedì 7 Maggio 2020, 20:45
Boris Johnson non esclude che le 4 nazioni del Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord) possano «iniziare a muoversi a velocità leggermente differenziata» verso la Fase 2 dell'emergenza coronavirus dalla settimana prossima, sulla base delle «raccomandazioni della scienza a ciascuna nazione». Ma nell'ambito d'un approccio comune e di consultazioni continue fra il governo di Londra e quelli di Edimburgo, Cardiff e Belfast, che - in base alla devolution - sul lockdown possono adottare misure autonome.

Johnson ne ha parlato nel pomeriggio con i leader dei governi locali - la first minister scozzese Nicola Sturgeon, quello gallese Mark Drakeford e la vicepremier nordirlandese Michelle O'Neill - come ha riferito un portavoce di Downing Street, rassicurando anche loro, a dispetto di alcune anticipazioni di stampa, sulla volontà di procedere «con la massima cautela» nel graduale alleggerimento delle restrizioni. «Il primo ministro - ha detto il portavoce è stato chiaro di non voler rischiare un secondo picco»: timore espresso pure dai suoi interlocutori, fra i quali Sturgeon aveva già annunciato di voler per ora prorogare sostanzialmente il lockdown in Scozia.

ALTRI 539 MORTI IN GB, IL TOTALE SALE A 30.615

Calano a 539, un centinaio meno di ieri, i morti per coronavirus registrati nel Regno Unito nelle ultime 24 ore tra ospedali, case di riposo e altri ricoveri: fino a un totale di 30.615 e con oltre 200.000 contagi, secondo i dati resi noti nella conferenza stampa quotidiana di Downing Street tenuta oggi dal ministro degli Esteri, Dominic Raab, numero due di Boris Johnson. I test giornalieri realizzati tornano intanto a salire ad oltre 86.500, contro i quasi 70.000 di ieri, ma ancora sotto i 100.000 promessi dal titolare della Sanità, Matt Hancock, e raggiunto solo il 30 aprile.
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