Gran Bretagna, trovato con l'amante durante lockdown: si dimette Ferguson, consulente di Johnson

Gran Bretagna, trovato con l'amante durante lockdown: si dimette Ferguson, consulente di Johnson
Gran Bretagna, trovato con l'amante durante lockdown: si dimette Ferguson, consulente di Johnson
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Martedì 5 Maggio 2020, 23:07 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 13:26

Neil Ferguson, lo scienziato che ha consigliato a Boris Johnson di chiudere la Gran Bretagna per il coronavirus, ha rassegnato le dimissioni dalla sua posizione di consulente del governo perché - stando a quanto riportato dal quotidiano inglese The Telegraph - ha infranto le regole di distanza sociale per incontrare una donna, Antonia Staats, 38enne attivista di campagne progressiste che vive fuori Londra con il marito e i figli.

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Da teorico inflessibile del lockdown nel Regno Unito a figura imbarazzante, destinato a farsi da parte dall'incarico di consulente del governo di Boris Johnson: brutta figura per il professor Neil Ferguson, 51enne luminare dell'Imperial College di Londra, costretto stasera ad annunciare le dimissioni dal Sage, il pensatoio di scienziati ed esperti chiamati a consigliare l'esecutivo sull'emergenza coronavirus, da un'inchiesta del elegraph che ha documentato alcuni suoi incontri clandestini con l'amante, una donna sposata, avvenuti in plateale violazione delle misure restrittive sul distanziamento sociale che egli stesso aveva contribuito a imporre a milioni di persone nel Regno Unito.

Ferguson avrebbe ricevuto la donna, Antonia Staats, 38enne attivista di diverse campagne progressiste che vive fuori dalla capitale britannica con il marito e i figli, almeno due volte dall'inizio del lockdown, il 30 marzo e l'8 aprile, ha rivelato il giornale. Il professore, specialista di modelli matematici applicati all'infettivologia che con i suoi calcoli convinse a metà marzo il governo britannico di Boris Johnson a cambiare passo verso una svolta radicale nella battaglia contro la pandemia, non ha negato gli episodi. Si è limitato a giustificarsi dicendo di essersi concesso questi incontri ritenendosi «immune» dopo aver contratto in prima persona il coronavirus, aver trascorso due settimane in auto-isolamento ed esser stato dichiarato guarito. Ha tuttavia ammesso di aver fatto «un errore di giudizio» e «preso la decisione sbagliata».

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«Mi rammarico profondamente - ha aggiunto - di aver danneggiato il messaggio pubblico sulla necessità di mantenere il distanziamento sociale per controllare questa devastante epidemia. Le linee guida del governo sono inequivocabili, e restano valide per proteggerci tutti». Downing Street ha confermato le dimissioni dell'accademico dal Sage, mentre alcuni parlamentari del Partito Conservatore di Johnson ne hanno bacchettato il comportamento: «Scienziati come lui - ha commentato Iain Duncan Smith, ex ministro ed ex leader Tory - ci hanno detto cosa non dobbiamo fare, noi abbiamo fatto come lui ci ha detto ed egli invece ha fatto come ha voluto. È difficile da credere che un uomo intelligente abbia minato così il messaggio del governo sul lockdown».
 

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