Coronavirus, lo scienziato Bucci: «Vaccino entro prima metà del 2021, dati in tempo record»

Coronavirus, lo scienziato Bucci: «Vaccino entro la prima metà del 2021, dati in tempo record»
Coronavirus, lo scienziato Bucci: «Vaccino entro la prima metà del 2021, dati in tempo record»
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Lunedì 20 Luglio 2020, 19:50

È ottimista Enrico Bucci, ricercatore in Biochimica e Biologia molecolare e professore alla Temple University di Filadelfia, che commenta in un lungo post su Facebook i primi risultati dei vaccini di Oxford e di Pfizer-BionTech, in sperimentazione contro il coronavirus. «Stiamo ottenendo dati a tempo record - scrive - e si conferma la possibilità che nella prima metà dell'anno prossimo potremmo avere disponibile il primo vaccino efficace, se l'immunità anticorpale non dovesse risultare evanescente». Per l'esperto, si tratta di «dati che, lo ripeto, sono convergenti anche da gruppi in competizione fra loro, e quindi probabilmente robusti».

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I dati si aggiungono a quelli già pubblicati sui vaccini di CanSino e Moderna. «A questo punto, quindi, abbiamo 4 vaccini - sottolinea - che dimostratamente inducono nell'uomo la formazione di anticorpi neutralizzanti: 2 basati su adenovirus ricombinante (Cansino e Oxford), 2 basati su Rna messaggero (BionTech-Pfizer e Moderna). I dati sono coerenti nei due gruppi, suggerendo che gli studi siano corretti, e indicano che la risposta indotta con adenovirus è più robusta già dalla prima dose, e potrebbe durare di più; gli effetti collaterali sembrano più lievi nei vaccini a Rna (anche se si parla comunque generalmente di eventi lievi o moderati); i dati ottenuti sugli animali col vaccino di Oxford sembrano indicare che i vaccini ad adenovirus ricombinante (almeno quello) non abbattono il titolo virale nelle alte vie aeree dei soggetti vaccinati e poi infettati».

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