Statali, in arrivo mobilità e scivoli per gestire gli esuberi. No dei sindacati

Carlo Cottarelli, commissario per la spending review
Carlo Cottarelli, commissario per la spending review
di Andrea Bassi e Luca Cifoni
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 19 Marzo 2014, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 19:56
Gli 85 mila esuberi tra i dipendenti pubblici sono una prima stima da affinare. Carlo Cottarelli, commissario alla spending review, ha confermato le anticipazioni de Il Messaggero sulla riduzione di organico prevista nel piano presentato al governo. L’esecutivo è già al lavoro per gestire senza traumi l’uscita degli 85 mila dipendenti statali dai ranghi della pubblica amministrazione. Un piano al quale darà un contributo lo stesso Cottarelli, che dalla prossima settimana sarà trasferito dal Tesoro a Palazzo Chigi. Il progetto al quale si lavora, e che dovrebbe essere ufficialmente presentato ad aprile, sarebbe al momento basato su due strumenti: la mobilità obbligatoria e un sistema di scivoli e incentivi per lasciare il lavoro pubblico sulla falsa riga di quanto avviene nel settore privato. La mobilità obbligatoria è un meccanismo che già esiste, fu introdotto dal governo Monti ma non è mai stato attuato. Le amministrazioni che hanno personale in esubero dovrebbero proporre ai dipendenti in soprannumero il trasferimento ad altra amministrazione con carenze di organico. Nel caso di rifiuto o dove ciò non fosse possibile, scatterebbe la mobilità con una retribuzione pari all’80% dello stipendio per 24 mesi. Questo meccanismo di base dovrebbe essere semplificato e reso operativo. Alla mobilità obbligatoria sarebbe affiancato anche un incentivo a lasciare il lavoro per chi è vicino alla pensione. Come avviene anche nel settore privato l’ipotesi è di garantire uno scivolo in grado di coprire i contributi per non subire penalizzazioni sull’assegno previdenziale.