Scandalo Volkswagen, anche l'Italia apre un'inchiesta sui motori diesel manipolati

Scandalo Volkswagen, anche l'Italia apre un'inchiesta sui motori diesel manipolati
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Martedì 22 Settembre 2015, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 12:52
Il ministero dei Trasporti italiano avvia una indagine con Volkswagen e il principale omologatore sul caso della manipolazione dei motori diesel. Il ministero, spiega una nota, oggi interpella sull'accaduto, sia il KBA (Kraftfahrt-Bundesamt), soggetto terzo, il maggiore omologatore delle auto in questione, sia il costruttore per chiedere se il medesimo illecito avvenuto negli Usa, dove vigono però regole differenti per la omologazione, sia praticato su omologazioni della stessa autorità tedesca per l'Europa e se i veicoli siano stati commercializzati in Italia. Nella lettera rivolta al KBA si esprime "preoccupazione in merito all'accaduto, in relazione alla protezione dell'ambiente ed alle possibili ripercussioni sul sistema di omologazione dei veicoli, vigente nell'Unione europea".



Il ministero, prosegue la nota, chiede conto "se le anomalie riscontrate possano riguardare anche veicoli omologati e commercializzati nel territorio dell'Unione". In questo caso si chiede, come ministero, di "acquisire i risultati dei controlli di conformità che il KBA vorrà effettuare, a tutela dell'ambiente e della qualità dei prodotti omologati per il mercato dell'Unione".
Il ministero nella nota ricorda che la certificazione della rispondenza delle omologazioni dei veicoli, ed in queste ricomprese le verifiche della rispondenza alle emissioni inquinanti, sono emesse sulla base della norma comunitaria - obbligatoria - Direttiva Quadro 2007/46 inerenti le procedure e le verifiche di tutti i veicoli. Ogni Stato della Comunità Europea rilascia i certificati di omologazione sulla base delle verifiche condotte sulle diverse tipologie di veicoli di ciascun costruttore che lo richieda. Nel caso specifico del costruttore Audi-Volkswagen le omologazioni sono rilasciate nella maggioranza dei casi dall'autorità tedesca di certificazione Kba. La stessa Direttiva quadro obbliga tutti gli Stati Membri ad immatricolare qualsiasi tipo di veicolo e marca che abbia un certificato valido rilasciato da un qualsiasi paese, senza ulteriori controlli preventivi.