Rc auto, Romani: «Tariffe inammissibili
Ministero al lavoro per tagliarle»

Il costo medio della Rc auto in Italia è doppio rispetto al resto d'Europa (foto Toiati)
Il costo medio della Rc auto in Italia è doppio rispetto al resto d'Europa (foto Toiati)
2 Minuti di Lettura
Domenica 9 Gennaio 2011, 18:55
ROMA (4 gennaio) - Il governo ritiene inammissibile che il costo medio dell'Rc Auto sia di 400 euro, contro i 200 del resto d'Europa: lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, al termine di un incontro con i presidenti di Ania e Isvap, Fabio Cerchiai e Giancarlo Giannini, in cui si è parlato delle possibili misure per «ridurre il costo medio in modo sensibile».



Romani: proposta per tagli del 15-18%.
«L'incontro di oggi con i presidenti di Ania e Isvap è stato positivo - ha detto Romani - Sono stati stabiliti dei punti su cui possiamo lavorare: l'obiettivo è ridurre il costo medio per i cittadini della Rc auto in modo che possa diminuire in maniera sensibile. La proposta del presidente dell'Isvap, Giannini, prevede un taglio delle tariffe del 15-18%». Romani ha aggiunto che per tagliare le tariffe «esiste per fortuna una proposta parlamentare che è già in commissione Finanze della Camera e che potremmo avallare come governo, in accordo con le opposizioni, per fare un ragionamento complessivo». Per questo il ministro incontrerà la prossima settimana i parlamentari che lavorano alla proposta. Se non fosse possibile percorrere questa strada, il governo potrebbe «inserire alcune norme nel ddl concorrenza».



Ania: fondamentale agenzia pubblica antifrode.
Uno dei passi fondamentali da fare per arrivare a una riduzione dei prezzi dell'Rc Auto è «l'istituzione dell'agenzia pubblica antifrode» dice il presidente dell'Ania, Fabio Cerchiai, al termine dell'incontro con il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. Le compagnie assicuratrici, ha spiegato Cerchiai, «convengono sulla necessità di intervenire per ridurre i costi, che è la premessa per un taglio dei prezzi». A questo proposito Cerchiai ha citato il fenomeno delle frodi, spiegando che «se si riuscirà a costruire l'agenzia pubblica antifrode si potrà ridurre il fenomeno». Quanto ai tempi, l'agenzia, ha proseguito, «deve essere istituita per legge e l'urgenza è condivisa dal ministro e dal presidente dell'Isvap, Giannini». Cerchiai ha anche sottolineato la necessità di una revisione del meccanismo del bonus malus, ricordando che la legge Bersani «ha peggiorato le cose, perché ha diminuito l'onerosità per chi fa gli incidenti a svantaggio della collettività».



Isvap: ben venga agenzia antifrode. «L'Isvap è convinta che sia possibile un calo del costo dell'Rc auto del 15-18%» ribadisce il presidente dell'istituto, Giancarlo Giannini, sottolineando la necessità del «potenziamento delle reti delle liquidazioni dei sinistri da parte delle compagnie. Le frodi devono trovare il contrasto da parte delle strutture liquidative delle compagnie». Giannini ha poi ricordato che «dal primo gennaio c'è la nuova banca dati sinistri dell'Isvap che ha superato i limiti imposti dalla legge sulla privacy e che consente di scandagliare sinistro per sinistro tutti quelli pregressi. In ogni caso, ben venga l'agenzia antifrode caldeggiata dall'Ania».