Avventure nei musei tra disegni e "nuvolette"

Avventure nei musei tra disegni e "nuvolette"
di Francesco DI BELLA
5 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Maggio 2020, 11:02
Cosa c'è di più immediato di un disegno, di una storia raccontata con le immagini? E cosa c'è di più affascinante di un museo, di un parco archeologico? Potrebbero sembrare due mondi distanti, lontani, e invece sono molto più vicini di quanto non si immagini. Perché entrambi, tra le tante sfaccettature delle rispettive esistenze, ne hanno in comune una in particolare: la fantasia.
E allora, cosa c'è di più efficace dell'utilizzare la fantasia per far viaggiare giovani e giovanissimi (ma a ben guardare qualche capello bianco non impedisce affatto di fare altrettanto) nel mondo dell'arte, dell'archeologia, tra la storia e i capolavori, nell'infinito e ricchissimo universo di quei tesori che fanno dell'Italia lo scrigno di un patrimonio unico nel mondo?

Ne ha scelti 51 tra i tanti possibili, il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo (Mibact per gli amici). I più belli? Forse. O forse no, magari solo i più significativi, tanto per cominciare. Mentre la casa editrice Coconino Press Fandango, una delle più attive nella produzione di graphic novel, una sorta di anello di congiunzione tra il romanzo e il fumetto, ha fatto altrettanto individuando tra gli autori italiani del settore un bel gruppo di nomi - Altan, Bacilieri, Palumbo, Ratigher, Tuono Pettinato e tanti altri - a cui affidare un compito tanto impegnativo quanto affascinante: raccontare con la loro arte e i loro disegni uno di quei luoghi, che fosse un museo o un parco archeologico.

Semplice e immediato il nome con cui Mibact e Coconino hanno battezzato l'iniziativa: Fumetti nei musei. Che poi anche se fosse stato il contrario, Musei nei fumetti, sarebbe stato lo stesso adatto al progetto.
Un progetto, a volerla dire tutta, nato un paio di anni fa e pensato, spiegarono allora gli ideatori presentandolo a Roma all'Istituto centrale per la grafica alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, per i bambini e i ragazzi che partecipano ai laboratori museali. All'epoca il progetto era largo meno della metà: 22 graphic novel su altrettanti musei, affidate a 21 disegnatori italiani. Ma l'idea è piaciuta, quelle storie hanno riscosso il successo che si sperava, magari anche di più, e così dopo il successo della prima edizione che ha vinto il premio Gran Guinigi per la migliore iniziativa editoriale dell'anno al festival Lucca Comics & Games 2018, con la seconda edizione, anno 2019, a quelle ventidue storie se ne sono aggiunte altre, e altri luoghi da raccontare, da affidare alla fantasia.

«Nei musei non tutto è come sembra e, a volte, basta cogliere un dettaglio inconsueto per trovarsi catapultati in un tempo indefinito dentro storie strabilianti, tra personaggi realmente esistiti, mostri, creature fantastiche, fantasmi e supereroi - spiegano dal Mibact - i volumi raccontano, attraverso l'arte del fumetto, la contemporaneità dei musei italiani, luoghi vivi dove accadono storie incredibili e dove l'immaginazione viene spinta verso nuovi fili narrativi tra suggestioni del passato e scenari fantascientifici. Sono albi che, attraverso tavole, vignette e balloon, propongono ai ragazzi un racconto inedito e una visione diversa da quella delle classiche visite scolastiche».

Il 2020 avrebbe potuto essere l'anno della terza edizione del progetto, ma purtroppo questo si è rivelato invece l'anno che passerà alla storia per la brutta avventura del coronavirus in cui l'umanità si è trovata imprigionata, suo malgrado, e che ha bloccato molte cose, tra cui musei e parchi. Per settimane niente più visite, scolastiche o meno. E allora il progetto dei Fumetti nei musei ha assunto una nuova veste: è diventato virtuale, sposando la rete Internet per raggiungere il pubblico dei lettori bloccato dalla quarantena sanitaria. Ogni settimana Mibact e Coconino mettono gratuitamente a disposizione per la lettura online una parte di quei 51 albi dedicati ai musei e ai parchi archeologici del Paese e illustrati da alcuni dei migliori fumettisti italiani. «In una situazione come quella attuale, in cui le scuole sono chiuse e anche i musei non possono avvalersi della versione cartacea per la didattica, il digitale è di aiuto - spiegano - ogni domenica, quindi, vengono pubblicati sei dei cinquantuno albi, poi replicati singolarmente dal lunedì al sabato per dare modo ai musei di attivarsi con le scuole, gli studenti e gli stessi fumettisti per proseguire i percorsi didattici». Dal lunedì fino al sabato successivo, quindi, uno di quei sei fumetti è online, da solo, per 24 ore. E così via, a rotazione.

Il link al quale si trovano le storie è issuu.com/coconinopress raggiungibile direttamente, ma anche attraverso i profili ufficiali @fumettineimusei, supportati dai canali istituzionali @mibact, @museitaliani e dall'intera rete composta dai singoli musei che rilanciano l'iniziativa su tutte le principali e più popolari piattaforme quali Facebook, Instagram e Twitter. Tutto con gli hashtag #iorestoacasa e #ioleggoacasa.

«Questi fumetti sono un punto d'unione tra i musei dello Stato e i migliori fumettisti italiani, autrici e autori ai quali è stata data la piena libertà creativa e che hanno trasformato i musei e le aree archeologiche in spettacolari set scenografici costruendo trame in bilico tra la vita quotidiana del museo e la sua straordinarietà - dicono ancora dal Mibact - con vignette che permettono di scoprire le collezioni italiane e le architetture che le conservano, di intrufolarsi negli angoli segreti e di immergersi nelle sale espositive più famose al mondo. Sono storie che propongono un altro modo per incuriosire e far nascere nei ragazzi una scintilla che li porti a vivere il museo liberamente, senza un percorso obbligato».

Un progetto innovativo nel quale il Ministero sin dall'inizio ha creduto molto, come spiegò il ministro Franceschini: «Questo progetto, oltre a raccontare i musei con un nuovo linguaggio e lasciare libera la fantasia di alcuni tra i migliori fumettisti italiani, dimostra anche come investire sulla tutela e sul passato possa essere un'occasione per dare maggiore impulso alle industrie culturali e creative e ai giovani artisti».

Mentre il direttore editoriale della Coconino Press Fandango, Francesco D'Erminio, in arte Ratigher, ribadisce come «i fumetti di questa collana sono liberi, coraggiosi, esagerati e prendono molto seriamente il loro ruolo di araldi di tutto ciò che di libero, coraggioso ed esagerato custodiscono le collezioni e i luoghi dei musei italiani. L'eccellenza dell'ingegno, l'anticonformismo rivoluzionario delle avanguardie, gli uomini e le donne che hanno dedicato la vita alla custodia del patrimonio artistico italiano, ma anche episodi minimi, storie di incontri fortuiti con grandi opere, lo stupore di chi ancora non ha la cultura e che da oggi inizierà a pretenderla».

«Questo raccontano le nostre storie - conclude Ratigher - e lo fanno con un campionario di stili diversissimi, fotografia dell'inebriante momento che il fumetto italiano sta attraversando. Visitiamo i musei, leggiamo i fumetti e da oggi possiamo anche visitare i fumetti e leggere i musei».
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