Maggiore dei carabinieri morì durante la gara di tiro: indagati i responsabili del poligono

Maggiore dei carabinieri morì durante la gara di tiro: indagati i responsabili del poligono
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Venerdì 27 Ottobre 2017, 18:31 - Ultimo aggiornamento: 19:28

ORIA - Sette persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per la morte di un ufficiale dei carabinieri, il maggiore Gianbruno Ruello, ferito all’interno di una struttura di Oria il 28 maggio 2016 durante una gara di tiro dinamico con armi da fuoco. Ruello fu colpito alla nuca e morì il giorno successivo all’ospedale Perrino di Brindisi, dove era stato ricoverato in gravi condizioni. Era originario di Taranto e prestava servizio a Bari.
Sono imputati e compariranno dinanzi al giudice monocratico per il processo il presidente dell’associazione sportiva, Francesco De Pace, il vice presidente Graziantonio Prudentino, tre consiglieri, Francesco Tancredi, Salvatore Castellana e Alfonso Passiante, Cosimo Leone, responsabile degli arbitri, e Pietro Apuzzo, ritenuto “l’esecutore materiale del reato”, verificatosi a causa di negligenza, imprudenza e imperizia.
Secondo quanto ipotizzato dal pm Raffaele Casto non vi fu valutazione da parte di tutte le persone coinvolte del rischio “elevatissimo” derivante dall’assenza di protezioni per persone che, presenti nel poligono, si trovassero nelle vicinanze di chi esplodeva colpi d’arma da fuoco. Il pm ha rilevato una carenza di sicurezza nella gara. I colpi partirono da una pistola semiautomatica 9x21. I famigliari si sono costituiti parte civile al fianco degli avvocati Massimo Manfreda e Sabrina Conte. 
 

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