Il giorno della proclamazione di Rossi, e c'è il nodo-giunta da sciogliere

Il giorno della proclamazione di Rossi, e c'è il nodo-giunta da sciogliere
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Venerdì 29 Giugno 2018, 06:45
BRINDISI - È arrivato il giorno della proclamazione per Riccardo Rossi, che domenica scorsa ha vinto il ballottaggio contro Roberto Cavalera ed è diventato il nuovo sindaco di Brindisi dopo anni di battaglie condotte in prima persona ed in piazza, oltre che in consiglio comunale. Ma un conto è stare all’opposizione e un altro è governare. Così, dopo la proclamazione, prevista per oggi pomeriggio alle 17 a palazzo Nervegna, Rossi e la sua maggioranza dovranno mettersi al lavoro per dare il via all’amministrazione quanto più rapidamente possibile, in modo da cominciare ad affrontare subito i tanti problemi che affliggono la città.
Ieri sera, intanto, si sarebbe dovuta tenere la prima riunione della maggioranza di centrosinistra composta da Partito Democratico, Brindisi Bene Comune, Liberi e Uguali e Ora tocca a noi. Il primo vertice unitario dopo la vittoria, tuttavia, è stato rimandato a domani, dopo la proclamazione ufficiale del nuovo sindaco. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione ed organizzare l’avvio dell’amministrazione. E forse anche per cominciare a parlare di assessori.
Le decisioni in questo senso, tuttavia, soprattutto da parte dei due partiti della coalizione, seguono strade ben precise attraverso gli organismi interni, che dovranno riunirsi nei prossimi giorni per fare sintesi del lavoro già fatto, almeno informalmente, nelle ultime ore.
Il partito maggiore della coalizione, ovvero il Pd, dovrà passare ad esempio attraverso una riunione di segreteria, prevista per domani, e poi per un direttivo o un’assemblea cittadina. Solo dopo quei passaggi i democratici potranno ufficialmente presentare agli alleati, ed al sindaco in particolare, i nomi dei loro tre (tanti dovrebbero essere) assessori, ai quali si dovrebbe aggiungere la delega di vice sindaco o il presidente del consiglio comunale.
In quest’ultimo caso, la poltrona più alta dell’aula consiliare potrebbe essere occupata da Antonio Elefante, che ha già sostituito in diverse occasioni il presidente ed il suo vice nella gestione dei lavori del consiglio comunale. Se, invece, al Pd dovesse andare il ruolo di vice sindaco, cosa piuttosto verosimile visto che si tratta del primo partito della coalizione, Elefante sarebbe il capogruppo dei dem mentre il ruolo di presidente potrebbe andare ad un altro degli alleati. Ma certamente, per esperienza consiliare, a quel punto il candidato ideale non potrebbe che essere Giuseppe Cellie, consigliere comunale di Brindisi Bene Comune.
Oltre ad uno di questi due ruoli, al Pd spetterebbero secondo i pochi dettagli che trapelano tre assessorati. Ai quali però, secondo quanto sarebbe emerso da una riunione del gruppo consiliare di pochi giorni fa, nessuno dei nove consiglieri del gruppo democratico si sarebbe dichiarato interessato, a conferma di quanto chiarito dallo stesso sindaco Rossi, che ha parlato più volte di professionisti ed esperti delle varie materie, non dei consiglieri più suffragati.
Così, per i ruoli che spetterebbero al Pd circolano già diversi nomi, tra donne e uomini perché Rossi ha parlato di una giunta composta da donne almeno per il 40 per cento. Tra questi nomi ci sono quelli del professor Mimmo Tardio; di Vittorio Rina, componente della segreteria che ha rappresentato il Pd sul palco dei comizi di Rossi; dell’architetto Luciano Bucci; della prima dei non eletti Rubina Ruggiero; dell’imprenditrice Rosy Barretta. Non si tratta, tuttavia, delle uniche figure prese in considerazione dai dem, che lavorano a trecentosessanta gradi per provare ad offrire le professionalità migliori all’esecutivo.
I rappresentanti di Liberi e Uguali, invece, si sono riuniti ieri ma ancora non hanno cominciato a discutere della questione assessori, in attesa di indicazioni più precise da parte del sindaco Rossi. A LeU, secondo quanto trapela, dovrebbero spettare due posti in giunta.
I restanti quattro, su nove in totale, sarebbero quindi appannaggio di Brindisi Bene Comune ed Ora tocca a noi. Il che vuol dire che, verosimilmente, sarebbero scelti direttamente da Rossi - in maniera collegiale insieme agli altri militanti - all’esterno delle liste dei candidati.
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