I sospettati della rapina a “Le Colonne” muti dinanzi al gip. Si cerca il quinto complice

I sospettati della rapina a “Le Colonne” muti dinanzi al gip. Si cerca il quinto complice
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Venerdì 13 Maggio 2016, 11:12
Avevano parlato troppo tanto da finire “sulla bocca di tutta Brindisi”. Anche nel corso dell'inchiesta hanno inconsapevolmente consegnato nelle mani degli inquirenti conversazioni a gogo. Ma dinanzi al gip Maurizio Saso, alla presenza del pm Milto Stefano De Nozza, hanno preferito il silenzio. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere tutti e quattro i presunti autori della rapina “ad alto coefficiente criminale” compiuta in una gioielleria del centro commerciale Le Colonne. L'attività investigativa della Squadra Mobile e dei carabinieri, tuttavia, va avanti. Il reato principale per Christian Ferrari, 23 anni, Francesco Colaci, anch'egli 23enne, Angelo Sinisi, 29 anni (già detenuto) e Antonio Di Lena, 29enne, proprio la rapina pluriaggravata, è contestato in concorso con una quinta persona non identificata. Le indagini mirano proprio a dare un nome e un volto a colui il quale avrebbe fatto da autista e da palo. E che non è stato quindi ritratto delle telecamere del sistema di videosorveglianza del grande magazzino.
Oltre che dell'assalto i quattro arrestati rispondono di detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, ricettazione di arma provento del delitto di alterazione e di una Alfa Romeo Giulietta provento di riciclaggio. E' la vettura oggetto di furto a Carovigno cui erano state sostituite le targhe e che era stata utilizzata per raggiungere il posto. L'abitacolo si è rivelato per gli investigatori uno scrigno di tracce su cui effettuare approfondimenti. Il Dna ha incastrato due dei “banditi”. I filmati e le intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite nell'ambito di altre inchieste, una sull'omicidio di Ognissanti, l'altra su due ferimenti che hanno coinvolto Ferrari (una volta nei panni della vittima e l'altra da aggressore), hanno fatto il resto.


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