Code al pronto soccorso, e i monitor degli ospedali non sono aggiornati

Code al pronto soccorso, e i monitor degli ospedali non sono aggiornati
di Sonia GIOIA
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- Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 11:40
BRINDISI - Si precipita al Pronto soccorso di Brindisi con il figlioletto vittima di una brutta caduta al calcetto, e tanto di frattura alla mano, ma il monitor gli dice che deve attendere i 40 pazienti arrivati prima di lui. Lo stesso monitor gli dice che però, a Francavilla Fontana, l’attesa è pari a zero ed è lì che si precipita salvo scoprire che nell’ospedale dell’entroterra è il caos. Morale, bimbo e papà hanno dovuto attendere per due ore prima di essere ricevuti da un medico, per un totale di tre ore complessive di attesa, escluso il tragitto Brindisi-Francavilla. Nemmeno drammatico, nello scenario generale della sanità pugliese in affanno.

Ma la domanda è: a cosa è servito informatizzare il servizio, se è il risultato è questo? La risposta arriva dall’ingegnere della Asl di Brindisi Damiano Oggiano, che si occupa dei servizi informatici e spiega: Deve esserci stato un gap nella accettazione a Francavilla, dico per ipotesi: anche un infermiere in meno può causare un ritardo nella registrazione dell’accettazione del paziente e creare il vuoto informativo». Il direttore Giuseppe Pasqualone ha disposto che oggi stesso i tecnici dell’azienda sanitaria vadano a verificare cosa possa essere accaduto.
La risposta al quesito è attesa anche dal piccolo Marco e dal suo papà, costretti ad una inutile via crucis. Il nome del bimbo, naturalmente, è di fantasia, il racconto del papà è cronaca nuda: «Quando ho visto sul monitor che a Francavilla non c’era nessuno in attesa non ci ho pensato due volte, mi sono precipitato, poco importava che avremmo dovuto fare circa 70 chilometri fra andata e ritorno, ma speravo che il bambino sarebbe stato visitato in tempi brevi. E invece quando siamo arrivati a Francavilla ci hanno detto che i medici erano tutti occupati in casi importanti, mi hanno detto anche: si sieda, prima o poi qualcuno uscirà». «Mi chiedo – continua il genitore – quanto sia costato questo servizio alla collettività che, come me, paga le tasse».
Almeno sul punto, tranquilli tutti. Il servizio attivo a Brindisi da sei mesi in qua, è stato attivato a costo zero. «Si tratta di un software regionale attivo per tutte le Asl del territorio», spiega Oggiano, fruibile tanto per mezzo dei monitor in funzione presso tutti i Pronto soccorso degli ospedali quanto sui portali delle Asl “alla voce pronto soccorso, tempi d’attesa in tempo reale». Il servizio monitora in real time le presenze dei pazienti in attesa, dando un quadro complessivo, di modo che ciascuno possa scegliere anche da casa quale è il presidio ospedaliero più vicino presso il quale recarsi ammortizzando al contempo i tempi di attesa. Ma il sistema funziona a patto che si passi dall’accettazione. Non solo. Quando arriva il turno della visita presso il medico del Pronto soccorso, e questi decide quale sia lo specialista da interpellare per lo step successivo, il viaggio del paziente viene tracciato sullo stesso sistema informatico passo per passo. Insomma un software all’avanguardia, sulla carta, che dovrebbe snellire tempi e procedure, a tutto conforto dei pazienti. E’ possibile seguire il flusso dei Pronto soccorso anche da casa, con un computer collegato al portale dell’Asl di Brindisi.
Ma i cervelli elettronici, va da sé, funzionano fintanto che funziona la macchina organizzativa nel suo complesso. Nel caso di specie, una mancanza sul piano del personale, un vuoto nei turni potrebbe avere impegnato gli infermieri presenti a Francavilla Fontana in altre urgenze, ergo le accettazioni sono andate a rilento, idem la visibilità delle attese sia sui monitor in reparto che sul sito dell’azienda sanitaria. Nelle prossime ore si capirà cosa possa essere accaduto. Intanto, per dovere di cronaca, il bimbo è stato medicato, curato, e sta bene.
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