Ladre beccate, rischiano il linciaggio dai residenti: salvate dai poliziotti (e poi arrestate)

Le presunte ladre
Le presunte ladre
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Giovedì 14 Settembre 2023, 14:09 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 18:02

Nel rione Sant'Elia di Brindisi alcune presunte ladre di appartamenti hanno rischiato il linciaggio sono state scoperte dai residenti inseguite ed aggredite e sono scampate grazie all'intervento dei poliziotti delle volanti che le hanno condotte in questura.

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Giustizia fai da te

Bloccate dalle donne di piazza Raffaello. Picchiate a suon di schiaffoni, trattenute per i capelli e consegnate poi ai poliziotti delle Volanti. Scene di giustizia fai da te ieri mattina attorno alle 11 nel quartiere Sant’Elia: due giovani croate, di 30 anni circa, hanno rischiato il linciaggio dopo il tentativo di forzare con un cacciavite la porta di un appartamento. Scene simili a quelle di cinque giorni fa a Roma nel quartiere Quarticciolo dove è stato picchiato selvaggiamente, anche a colpi di casco, un giovane che aveva appena scippato un’anziana. 
A Brindisi l’altra ragazza, quella bionda, è stata trasportata nell’ospedale Antonio Perrino con il naso rotto, ma anche qui ad attenderla c’erano alcuni residenti di piazza Raffaello intenzionati a dargliele ancora di santa ragione: «Settemila euro ha rubato, quella p....», dice un uomo mentre una donna cerca di entrare nel Pronto soccorso urlando, trattenuta con difficoltà dal personale sanitario. Scena, anche questa, ripresa con lo smartphone e lanciata nella rete dei social.

L'arresto


Le due donne sono state arrestate con l’accusa di tentato furto aggravato. Dall’archivio informatico delle forze dell’ordine risultano avere una sfilza di precedenti per reati contro il patrimonio, le indagini stanno accertando se siano responsabili anche dell’ondata di furti in casa delle ultime settimane in centro come anche nei quartieri Sant’Angelo e Sant’Elia. L’inchiesta del pubblico ministero della Procura di Brindisi punta ad identificare anche chi si è presentato in ospedale per stabilire se risponda di interruzione di pubblico servizio. Si cercano due complici, due uomini che intanto sono riusciti a fuggire e che avrebbero avuto il ruolo di “palo” rivelatosi tuttavia inutile al cospetto dell’attenzione, e della rabbia, messa dai proprietari e, soprattutto, dalle proprietarie delle case.
Residenti vigili ed organizzati perché solo il giorno prima nella stessa zona erano stati rubati gioielli e preziosi da due appartamenti e perchè ieri era il giorno del mercato settimanale e molte case sarebbero rimaste per questo deserte: c’è chi gridava la cifra di 3.000 euro, c’è chi imprecava contro le due donne ritenendole le dirette responsabili della scomparsa dei preziosi dai loro appartamenti.

Ecco il perché della rabbia e della partecipazione corale evidenti nei tanti video diffusi rapidamente sui social: «Hai sbagliato quartiere», ha urlato una donna mentre ha trattenuto contro un muro una ragazza mora che implorava a mani giunte di non farle del male. Preghiere inutili, la residente, di circa 60 anni, con un vestito smanicato a fiori, scarpe aperte e capelli corti, ha continuato a riempirla di schiaffoni anche quando la ragazza è stata scortata fino dentro l’auto dai poliziotti delle Volanti. Nonostante gli agenti abbiano accelerato il passo per sottrarle alla furia vendicativa, la ragazza mora è stata raggiunta dalla stessa donna che intanto stava continuando a riempirla di ceffoni. Ed anche accanto sul retro dell’auto della polizia ha continuato a infierire per nulla intenerita dai pianti e dalle implorazioni. Accanto la ragazza bionda, con il sangue che le colava dal naso.


Stato assente e giustizia sommaria visto che, per il momento, l’arresto riguarda, per il momento, il tentato furto di ieri a piazza Raffaello e non i furti del giorno prima? No, perché i residenti hanno chiesto l’intervento della polizia: «Stanno arrivando?», domanda la donna che ha sventagliato schiaffoni mentre tratteneva per i capelli la ragazza mora contro il muro</CL>.

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