Emergenza in Utic: 16 ricoveri su 8 posti letto

Emergenza in Utic: 16 ricoveri su 8 posti letto
di Maurizio DISTANTE
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Mercoledì 13 Dicembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 23:05
È emergenza sovraffollamento in questi giorni nell’unità di terapia intensiva coronarica dell’ospedale Antonio Perrino, con 16 ricoveri in un reparto che conta solo otto posti letto. Ma quest’emergenza, fanno notare i sindacati, non sarebbe nemmeno affare dell’ultim’ora. La situazione, spiega la Cgil, andrebbe avanti da tempo, come testimonierebbero le prescrizioni inoltrate all’azienda dai carabinieri del Nas di Taranto, registrate dall’Asl il 13 aprile scorso. 
«Dopo l’ennesima nota della Fp Cgil – afferma Antonio Macchia, segretario generale Cgil - avevamo posto speranza nell’ispezione dei carabinieri del Nas, soprattutto nelle prescrizioni rilasciate dai militari all’azienda, dove si legge: “dalla documentazione acquisita è emerso che, a fronte di una dotazione che dovrebbe essere di un infermiere ogni due posti letto, le unità infermieristiche impiegate presso l’Utic, anche in considerazione dei quotidiani ricoveri in sovrannumero di pazienti ad alto rischio, sono al di sotto degli standard assistenziali». 
A distanza di mesi, sempre a giudizio del sindacato, la situazione non ha visto miglioramenti di sorta, semmai il contrario. «All’interno della terapia intensiva, da tempo, c’è la presenza costante di 13/14 pazienti e l’altra notte, quella tra il 10 e l’11 dicembre, si è raggiunto il record di 16 pazienti ricoverati, insaccati come sardine in spazi sempre più ristretti. A nulla, quindi, sono servite le prescrizioni del Nas se gli infermieri in rapporto ai posti letto sono sempre gli stessi che dovrebbero garantire l’elevata qualità assistenziale a 8 pazienti della terapia intensiva, vale a dire, 4 unità».
 
Il rapporto di un infermiere ogni due pazienti per la terapia intensiva viene dalle disposizioni del Dm70, il regolamento recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, legge spesso tirata in ballo, negli ultimi tempi, per sottolineare le mancanze del sistema sanitario locale. 
Secondo Macchia, infatti, il problema non rimane confinato all’Utic del Perrino ma coinvolgerebbe anche l’analogo reparto di Francavilla Fontana che da qualche anno garantisce solo 4 posti letto per via di lavori al nuovo modulo di terapia intensiva. In realtà, la faccenda sarebbe ancora più ampia: sempre dalla Cgil, infatti, arriva la denuncia di una situazione simile che si starebbe verificando in Chirurgia Vascolare, sempre al Perrino. «Si è determinato, negli ultimi tempi, un aumento dei carichi di lavoro in Chirurgia Vascolare - afferma Mimmo Stella, coordinatore della Sanità per la Cgil -, i delicati interventi chirurgici effettuati necessitano di un postoperatorio con monitoraggio continuo dei parametri vitali. In sostanza, l’attività del reparto è sovrapponibile per modelli organizzativi a quella della terapia semi-intensiva. Si è deciso, probabilmente per scelte ragionate, di creare una sorta di terapia intensiva per cui è necessario mantenere gli standard previsti in tali casi nel rapporto pazienti/infermieri. L’attuale forza lavoro presente in reparto è, invece, di due infermieri ogni venti pazienti». La Cgil, a fronte dello scenario descritto, chiede di far rispettare con urgenza il Dm70, sia in Utic che in Chirurgia Vascolare. «Bisogna assumere – concliude Macchia - personale infermieristico anche per non incorrere in situazione a posteriori difficilmente gestibili, sia di natura legale che di carattere meramente pubblico».
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