Brindisi piange il veterinario Bepi Di Giulio morto improvvisamente all'età di 65 anni. Molto conosciuto in città per oltre 30 anni aveva operato in Africa, in particolare in Tanzania e sud Sudan. Impossibile non ricordare la sua battaglia a difesa del popolo Masai, passata anche attraverso l'organizzazione di sit in davanti al Palazzo di città.
Chi era e cosa ha fatto
Più volte aveva denunciato e tentato di trovare ascolto nella sua Brindisi dal mondo istituzionale nella battaglia che lo vedeva protagonista in Africa contro le vaccinazioni fraudolente ai danni dei bovini. Proprio Di Giulio aveva messo in campo alcune iniziative lanciate a partire dal 2012, nelle quali segnalava modalità di vaccinazione dei bovini che appartengono al popolo Masai che, aveva detto, sarebbero state effettuate in maniera non conforme, causando la morte di molti animali.
Nel corso degli anni, secondo il veterinario brindisino, i Masai avrebbero più volte chiesto l'incontro con queste due organizzazioni, anche con il tramite dello stesso Di Giulio come portavoce, non ottenendo risposta. Il professionista, quindi, sarebbe stato citato per diffamazione da due organizzazioni internazionali che operano nel campo della diffusione del vaccino in questione, dopo un appello a loro rivolto che aveva pubblicato su alcuni giornali del paese africano e kenyani.