Assenti e presenti nelle commissioni: quanto lavorano i consiglieri

Il consiglio comunale di Brindisi
Il consiglio comunale di Brindisi
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 15 Febbraio 2017, 06:37 - Ultimo aggiornamento: 13:46
Chi zero e chi 37. Chi resta alla larga, per scelta, critica o necessità, chi lavora sodo nelle commissioni consiliari.
Il report dell’ultimo mese, quello di gennaio, è una fotografia parziale ma comunque fedelissima, dell’impegno profuso dai consiglieri comunali brindisini. E riporta, compiutamente, anche il totale liquidato a ciascuno di loro quale somma dei gettoni di presenza.
Tenuto conto delle festività natalizie che si sono protratte fino al 9 gennaio, del periodo di autosospensione di alcuni esponenti dell’opposizione, decisa in piena crisi di maggioranza, la testa della classifica dei più attivi nelle varie commissioni spetta per numero a Luciano Loiacono con 37 presenze, per rimborso a Pasquale Luperti con 1.301 euro. Per Loiacono il compenso è stato di 1.281 euro.
Zero cent a Nando Marino, che notoriamente siede all’opposizione, il quale per scelta non fa parte di nessuna commissione. Zero anche per Carmelo Palazzo che pure ha fatto la medesima scelta, ma a quanto si apprende per motivi di salute.
Arriva a quota 21 Stefano Alparone (813 euro), il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Solo 5 presenze, invece, per la sua collega Elena Giglio per un totale mensile di 357 euro. Mauro D’Attis è a quota 11 con 423 euro, un piazzamento di tutto rispetto, tenuto conto del suo ruolo di componente del comitato delle regioni, a Bruxelles, e delle numerose trasferte sempre per fini istituzionali.
Una sola presenza per Giampaolo D’Onofrio, medico di famiglia, per un complessivo di 97 euro. Tre per Antono Manfreda, che porta a casa a gennaio 195 euro.
Antonio Elefante, del Pd, a gennaio è stato nove volte nelle commissioni di cui fa parte: il compenso è quindi di 292 euro.
Brilla Giampiero Epifani: 28 presenze per 1.073 euro in tutto. Al lavoro 17 volte, Damiano Flores, di recente passato in maggioranza, per un complessivo di 715 euro.
Le tabelle vengono pubblicate mensilmente. Quando da palazzo di città viene dato il via libera ai pagamenti. La spesa complessiva per il mese di gennaio, mese difficile per l’amministrazione brindisina, è di 18.820 euro.
Il funzionamento della macchina è quello già noto, previsto dal regolamento. Vengono tenuti in conto i consigli comunali, purché vi si partecipi, e le conferenze dei capigruppo. Vi sono poi delle commissioni permanenti. La partecipazione all’una o all’altra è il frutto di un accordo che viene sancito a inizio consiliatura, proprio nel primo consiglio comunale convocato.
Esserci significa partecipare attivamente alla discussione sulle tematiche di maggiore rilievo, destinate poi a transitare per il consiglio comunale o al vaglio della giunta.
Significa conoscere, criticare, proporre, opporsi. Avere la possibilità di contestare.
I consiglieri comunali non vengono retribuiti con un fisso mensile. Ma remunerati sulla base del proprio impegno, tenuto conto che il tempo dedicato al Comune è solitamente sottratto all’attività svolta.
Per i lavoratori dipendenti, è forse più semplice ottenere il permesso di recarsi a palazzo di città, in mattinata. Per i liberi professionisti, sacrificare il tempo dedicato al proprio impiego, significa anche rinunciare a parte dei guadagni. Scelta non sempre facile da compiere.
Il risultato finale (si tratta naturalmente di un dato quantitativo e non certo qualitativo) è riportato in una tabella Excel: da 0 a 37, in riferimento al primo mese dell’anno, c’è chi frequenta di più e chi molto meno il palazzo del municipio. Con tutto quel che ne consegue.
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