Chiazza oleosa nel porto: scattate le misure antinquinamento

La chiazza oleosa nel porto di Brindisi
La chiazza oleosa nel porto di Brindisi
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Lunedì 21 Gennaio 2019, 18:04 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 12:00
Chiazza sospetta nel porto di Brindisi e subito scatta l’allarme: avviati controlli sul molo carbone in concessione ad Enel. La chiazza scura presenta un diametro di circa 100 metri quadrati e stamani  è stata avvistata da un pescatore nello specchio d’acqua antistante la Diga di Punta Riso.

La segnalazione è stata raccolta dal centralino della Capitaneria di Porto di Brindisi, guidata dal comandante, Giovanni Canu, che immediatamente si è attivata inviando una motovedetta sulla zona indicata. Gli uomini della Capitaneria hanno esaminato la chiazza e raccolto alcuni campioni. Subito avviate le misure antinquinamento.
Contestualmente due autopattuglie sono state inviate a Costa Morena sulla banchina in concessione ad Enel dove normalmente approdano le navi che scaricano il carbone. All’arrivo delle unità della Capitaneria di Porto erano in corso le operazioni di pulizia del molo che durante la movimentazione del combustibile si riempie di pulviscolo.

Enel: "Nessuna nave carboniera in banchina".
Enel Produzione in una nota afferma che "con riferimento alle verifiche condotte dalla Capitaneria di Porto e Arpa Puglia a seguito della segnalazione di una non meglio identificata chiazza galleggiante in mare, intende precisare che non vi erano navi carboniere ormeggiate nei pressi della banchina Enel (l’ultima nave era salpata nella mattina di domenica 20 gennaio), mentre, pur in presenza di nave ceneriera in rada, l’ultima movimentazione di ceneri è avvenuta in data 18 gennaio.Enel Produzione ha fornito tutto il supporto alle Autorità competenti nel corso delle attività e rimane a disposizione della Capitaneria di Porto.”​

 
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