Chiede di poter accedere al suo garage: picchiata e insultata in strada una donna

Chiede di poter accedere al suo garage: picchiata e insultata in strada una donna
di Maria GIOIA
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Mercoledì 16 Agosto 2023, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 21:33

Momenti di follia nel tardo pomeriggio di domenica scorsa a Ceglie Messapica. Una 43enne del posto è stata aggredita da una coppia di origine straniera per aver chiesto di avere accesso al garage di proprietà situato in una strada privata a ridosso del centro storico. La donna è stata colpita con un pugno in pieno volto, che le ha causato la frattura delle ossa del naso, e ha ricevuto sputi, offese sessiste, volgari e xenofobe, oltre a minacce di morte pronunciate in italiano. L’episodio è stato denunciato dalla vittima al comando dei carabinieri di via Premuda che hanno avviato le indagini per identificare gli autori delle violenze.
Il racconto della vicenda ha inizio con l’arrivo a casa della famiglia cegliese. La 43enne era al volante della sua auto, in compagnia del marito e del figlio. Non appena giunta dinanzi all’ingresso della strada privata che dà accesso all’abitazione e al garage di proprietà, la donna ha notato la presenza di un’altra auto, con a bordo la coppia di stranieri, che non le consentiva di raggiungere il box e parcheggiare il suo veicolo. A quel punto, ha utilizzato i fari per chiedere ai due di spostarsi, ma non ha ricevuto risposta. Di conseguenza, ha fatto un cenno con le mani e nulla è cambiato. Per tale ragione, il marito ha raggiunto i due e chiesto loro di spostarsi, spiegando quale fosse il problema e ricevendo di tutta risposta un diniego secco e un insulto xenofobo.

L'aggressione

Da qui è nato un diverbio, in cui il cegliese è diventato il primo bersaglio di ulteriori offese proferite dall’uomo, poi seguito dalla donna, che è scesa dall’auto e ha iniziato a colpirlo con pugni, schiaffi e sputi. La scena ha portato il figlio a cercare di difendere il padre e calmare gli animi della donna, particolarmente inferocita. E pure lui ha ricevuto in cambio sputi. Dinanzi alla scena, anche la 43enne è intervenuta per cercare di riportare la calma, ma la donna straniera le si è scagliata contro con un pugno che l’ha tramortita. Nonostante la ferita sanguinante sul volto e lo stordimento provocati alla vittima, la donna ha continuato ad inveire con volgarità sessiste irripetibili e si è accanita ancor di più sino a pronunciare esplicite minacce di morte: «Io ti aspetto qui, io ti uccido». 
La 43enne ferita e turbata si è allontanata insieme al marito e al figlio e ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale di Martina Franca, dove è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso e a visite specialistiche, nel corso delle quali è emersa la frattura delle ossa nasali, causate da un pugno che avrebbe potuto farle perdere l’uso dell’occhio,  se non avesse indossato gli occhiali da sole. Indagini avviate dai carabinieri.

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