Dopo la doppietta contro il Nardò a Brindisi dilaga la “Opoola-mania”

Malik Olalekan Opoola
Malik Olalekan Opoola
di Antonio SOLAZZO
4 Minuti di Lettura
Domenica 18 Dicembre 2022, 05:00

A Brindisi è scoppiata la “Opoola-mania”. Il giovane calciatore classe 2004, fortemente voluto in estate dall’allenatore Ciro Danucci e dal direttore sportivo Vincenzo Minguzzi, ha infatti deciso la super sfida di domenica allo stadio Fanuzzi contro il Nardò grazie a una doppietta che ha regalato i tre punti alla formazione biancoazzurra.

Un avvio “silenzioso”

Dopo un avvio in sordina che lo ha visto partire dietro nelle gerarchie del tecnico (anche per la presenza in rosa di un parco attaccanti di assoluto valore), Malik Olalekan Opoola si è guadagnato la sua prima grande occasione con il lavoro e il sacrificio e l’ha sfruttata con grande voglia, incidendo in maniera devastante sul terzo successo consecutivo del Brindisi nel girone H del campionato di Serie D. Prima del derby con il Nardò, il giovane esterno d’attacco non aveva trovato grande spazio, entrando in campo solo nei minuti finali della gara casalinga contro il Lavello, con il risultato già in cassaforte.

L'occasione sfruttata appieno

Complice la lunga squalifica del terzino Bernardo Esposito (anche lui classe 2004, fermato dal Giudice Sportivo per tre turni dopo un rosso diretto rimediato a Molfetta) e per via del regolamento che impone la presenza in campo di almeno quattro under, tra cui un 2004, Danucci gli ha concesso maggiore minutaggio e questa intuizione è stata subito ripagata con i primi gol realizzati con la maglia con la V. 

La storia

Preferisce che a parlare di lui sia il campo: timido, riservato e veramente di poche parole, in pochi conoscono la sua interessante storia fuori dal rettangolo verde. Nato in Nigeria, Opoola parla in inglese perché non conosce ancora l’italiano, ma in campo si esprime con la lingua “universale” del saper giocare a calcio
«Mia madre vive in Nigeria mentre mio padre è in Italia”, racconta ai nostri microfoni il baby attaccante biancoazzurro. «Il nostro rapporto è buono nonostante, appunto, la lontananza. Ho iniziato a giocare a calcio sin da piccolo perché amo questo sport, si tratta di una passione ereditaria che mi ha trasmesso fin da subito mio padre. Ho dato i primi calci al pallone con lo Shooting Star under 15 – un club in Nigeria – e, una volta arrivato in Italia, ho giocato per il Villa Valle prima di avere questa bellissima occasione a Brindisi. Sono in una buona squadra, mi trovo molto bene e abbiamo gli stessi obiettivi: giocare buone partite, dando sempre il 100% per la mia squadra e per la mia carriera professionale. Mi trovo bene in questa città, è molto bella anche se non esco molto perché dopo gli allenamenti preferisco stare a casa a riposare», prosegue.

Emozioni e ambizioni

È proprio vero che il primo gol non si scorda mai: Malik Opoola difficilmente dimenticherà il boato degli oltre duemila spettatori del Fanuzzi al momento delle sue reti. «Quando la palla è entrata sono stato molto felice, anche se in occasione del secondo gol pensavo di essere in fuorigioco. Segnare per il Brindisi è una bella emozione anche dal punto di vista personale, perché credo molto in me stesso». Sugli obiettivi futuri e sui suoi grandi sogni, il nigeriano non ha dubbi e punta al professionismo: «Sogno di giocare in una grande squadra, spero di riuscire a coronare questo grande desiderio», conclude.

Una nuova speranza

Tra le strade della città, dopo tanti anni costellati da difficoltà, figuracce e fallimenti, si torna finalmente a respirare calcio, puntando con forte ambizione alla promozione in Serie C grazie all’eccellente lavoro svolto in campo da staff e calciatori e fuori dal campo dalla società del presidente Daniele Arigliano, protagonista di una “rinascita” che ha ridato credibilità al progetto Brindisi. 

L'attesa per la prossima sfida

Non è un caso, quindi, se in questi giorni si sta vivendo una grande attesa tra i tifosi per il big match in programma oggi allo stadio Simonetta Lamberti contro la capolista Cavese: i primi cento biglietti sono andati polverizzati in pochi minuti, mentre ora si proverà a riempire il settore ospiti (anche grazie al servizio pullman organizzato dalla Curva Sud Michele Stasi) per vivere una bella giornata di sport. E chissà che mister Danucci decida di giocarsi nuovamente la carta Opoola, magari dal primo minuto, provando a cavalcare l’onda di questa “Opoola-mania” che tanto dilaga in città.

© RIPRODUZIONE RISERVATA