Moglie del boss picchiata e minacciata di morte: doveva essere punita per un tradimento. Arrestati marito e tre figli.
I fatti
La moglie di un boss di Andria sarebbe stata ripetutamente picchiata e minacciata di morte dallo stesso marito e dai tre figli perché aveva avuto una relazione sentimentale extraconiugale. Il pluripregiudicato 50enne i suoi tre figli, un ragazzo di 19 anni e due gemelle di 27 anni, avrebbero maltrattato la donna per più di un anno, fino ad indurla a tentare il suicidio.
Gli arresti
Gli agenti della squadre Mobili di Bari e Bat hanno eseguito nei loro confronti e nei confronti di un altro pregiudicato loro complice, ritenuto vicino allo stesso clan mafioso locale dei Lapenna, una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Vittima delle presunte minacce e di un attentato incendiario con una bomba carta alla sua auto, anche il nuovo compagno della donna. I reati contestati di maltrattamenti in famiglia, minacce, sequestro di persona e danneggiamento, sono tutti aggravati dal metodo mafioso per il «contesto criminale, la caratura delinquenziale dei soggetti coinvolti e le concrete modalità della condotta evocativa della forza di intimidazione tipicamente mafiosa, volta a riaffermare le ragioni» del boss tradito.
L'indagine, coordinata dalla pm della Dda di Bari Daniela Chimienti, riguarda episodi risalenti al periodo compreso tra maggio 2021 e giugno 2022.