Sindaci ai fornelli, vincono Giovanna Bruno e Antonio Decaro: ecco con qual piatto

Sindaci ai fornelli, vincono Giovanna Bruno e Antonio Decaro: ecco con qual piatto
di Cristina SCARASCIULLO
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Martedì 26 Settembre 2023, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 20:31

Via la fascia tricolore, su i grembiuli. Dieci sindaci – otto pugliesi, uno campano e uno abruzzese – si sono misurati con un’insolita sfida ai fornelli. Si è tenuta a Bisceglie l’ottava edizione di “Sindaci, ai fornelli!”, la prima dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia, in cui cinque squadre composte da due sindaci e due chef hanno gareggiato utilizzando prodotti della tradizione pugliese e non solo.

Il progetto

Il progetto è nato nel 2013 da un’idea di Sandro Romano, giornalista e gastronomo, che ha avuto l’intuizione di mettere in competizione i sindaci, lontani dal campo elettorale. L’evento è stato organizzato e prodotto dall'agenzia Rp Consulting di Bari, con il patrocinio del Comune di Bisceglie in collaborazione con Apulia Project coordinata dallo Chef Training Manager, Giuseppe Frizzale. La serata di lunedì, che si è svolta al teatro Politeama, è stata condotta da Mauro Pulpito e Claudia Cesaroni, con le divertenti incursioni di Antonio Stornaiolo.

A spuntarla, alla fine, è stata la squadra composta da Giovanna Bruno e Antonio Decaro – e dagli chef Angelo Sabatelli e Maurizio Tinelli –, che hanno presentato un piatto che hanno chiamato “Notte buia con ostriche e nduja" composto da troccoli, vellutata di pomodori e friggitelli, ostriche e caviale di salmone.

Tra i partecipanti, il padrone di casa, Angelantonio Angarano, sindaco di Bisceglie, in squadra col sindaco di Palma Campania, Antonio Donnarumma (squadra gialla che ha preparato un piatto di troccoli aglio olio e peperoncino, pistacchio, caviale, gambero, crema di patate e polpo). Poi ancora il sindaco di Bari, Antonio Decaro, insieme a Giovanna Bruno, sindaca di Andria (squadra azzurra); Pierluigi Biondi, primo cittadino de L'Aquila, che ha fatto squadra col sindaco di Lesina, Primiano Leonardo Di Mauro (squadra viola che ha presentato orecchiette con zafferano, guanciale, baccalà e mandorle di Toritto); il sindaco di Grumo Appula, Michele Antonio Minenna, ha invece collaborato col sindaco di Gioia del Colle, Giovanni Mastrangelo (squadra arancione che ha preparato dei cavatelli con base di caponata di verdure, spuma di scamorza affumicata, tartare di scampi e grattata di bottarga, noci tostate ed erba cipollina); infine, Gianfranco Palmisano, sindaco di Martina Franca, e Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne e presidente della Provincia di Brindisi (squadra rossa che ha presentato un piatto chiamato “Mare e orto” con paccheri con salsa di capasanta, scalogno e aglio, pomodoro Piccadilly, cavolviore marinato, ricciola marinata e friggitelli). A guidarli in questa gara particolare, dieci chef che hanno aiutato i sindaci ad elaborare in mezz’ora un piatto con i soli ingredienti che erano stati forniti. Ingredienti che i concorrenti hanno scoperto solo una volta iniziata la gara, rendendo la sfida ancor più complicata.

«Chiaramente abbiamo dovuto stopparla negli anni del Covid – ha spiegato Sandro Romano – perché i protagonisti sono i sindaci.

Ed era impossibile chiedere ai sindaci, in quel periodo, di venire a giocare con noi, avevano altro a cui pensare. Per fortuna, adesso stiamo un po’ meglio e possiamo tornare a giocare».

 

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