Nodo Verde, entro quattro anni Bari avrà l'opera: arrivati i primi dieci milioni

Nodo Verde, entro quattro anni Bari avrà l'opera: arrivati i primi dieci milioni
di Samantha DELL'EDERA
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Martedì 6 Settembre 2022, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 18:02

I primi dieci milioni di euro sono arrivati. Il Nodo verde, il progetto dell'archistar Fuksas e che permetterà di ricucire la frattura provocata dai binari tra i quartieri della città, si fa sempre più vicino. Dal ministero è infatti stato accreditato il 10 per cento della cifra complessiva pari a 96 milioni e 600mila euro di fondi Pnrr.
Il progetto, quarto classificato a livello nazionale, insisterà su un'area urbana complessiva di circa 160.000 metri quadri che includerà piazza Aldo Moro e tutto il fascio ferroviario compreso tra corso Italia e via Capruzzi sull'asse nord-sud e da corso Italia a via Eritrea sull'asse ovest- est. Saranno create la nuova stazione e una collina artificiale che scavalcherà i binari in modo da ricongiungere definitivamente due contesti urbani e due parti di città fino ad oggi divisi dai treni.


Il progetto è stato organizzato in tre stralci realizzabili singolarmente secondo un principio di autonomia funzionale di ciascuno dei moduli: la nuova stazione ponte, costituita da una piastra sopra i binari di ricucitura tra i due fronti nord-sud, con copertura a verde verso l'asse di via Cavour; il parco pubblico che si sviluppa a ovest dalla nuova stazione ponte fino a via Quintino Sella; il parco pubblico che si sviluppa a ovest dalla nuova stazione ponte da via Quintino Sella a via Eritrea.

L'accredito del ministero al Comune 


Il Comune, soggetto beneficiario dei fondi, ha affidato a Rfi l'incarico di soggetto attuatore con il compito di provvedere a coordinare le attività tecniche, integrando le diverse parti progettuali e garantendo la massima efficienza perseguibile nelle fasi contemporanee di esecuzione delle opere e di esercizio delle linee ferroviarie. Infatti oltre al progetto del Comune c'è quello di Rfi (sempre finanziato da fondi Pnrr per circa 40 50 milioni di euro) che mira a realizzare interventi finalizzati a riqualificare la stazione ferroviaria di Bari Centrale. In particolare con la costruzione di un nuovo fabbricato viaggiatori a ponte sui binari (integrando l'edificio di recente realizzazione); la riqualificazione architettonica e funzionale anche di banchine, pensiline, sottopassi e dei relativi ambiti di accesso; la riqualificazione architettonica e funzionale del piazzale della stazione e più in generale degli spazi esterni compresa piazza Moro (su richiesta del Comune di Bari).
Dal Ministero sono quindi stati accreditati i primi 9 milioni e 660mila euro a titolo di anticipazione del 10 per cento. Nella determina dirigenziale è stato fissato il cronoprogramma delle attività: la progettazione preliminare e definitiva complessiva deve essere conclusa entro 2022, l'appalto e l'aggiudicazione entro il 2023; la progettazione esecutiva entro il 2024, l'esecuzione dei lavori entro il 2026 ed infine il collaudo tecnico e la rendicontazione sempre entro il 2026.
Il nodo verde modificherà radicalmente l'attuale immagine di via Capruzzi, eliminando la storica frattura che divide in due la città. E ad inserirsi nel progetto anche il terminal bus: il 14 settembre inizierà la conferenza di servizi per i pareri definitivi di tutti gli enti coinvolti. Il terminal sarà realizzato nell'area delle ex Officine Rialzo sull'estramurale Capruzzi, oggi di proprietà di Rfi, che si estende su una superficie di circa 7.500 metri quadrati. Si procederà alla costruzione di 18 stalli dedicati agli autobus extraurbani, oltre che di una biglietteria e di una sala d'attesa. Prevista anche una velostazione e non si esclude un collegamento diretto con la stazione per permettere ai passeggeri dei treni di raggiungere direttamente i bus. Nell'ottica dell'intermodalità.
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