Ricercatori e mercatali: il Libertà attende ancora la nuova Manifattura

Ricercatori e mercatali: il Libertà attende ancora la nuova Manifattura
di Elga MONTANI
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Venerdì 22 Luglio 2022, 05:15

Il futuro della ex Manifattura Tabacchi, ad oggi prevalentemente un rudere decadente, è quello di diventare di nuovo centro nevralgico del quartiere Libertà di Bari. Se al momento al suo interno ci sono solo il job center Porta Futuro, e il mercato rionale, nel prossimo futuro dovrebbe cambiare completamente volto. Entro metà settembre Porta Futuro 2 sarà finalmente inaugurato, come fa trapelare i vicesindaco Eugenio Di Sciascio. Il nuovo Cnr, che sarà il più grande del Sud Italia e il centro di ricerca più importante e all’avanguardia del Mediterraneo. E nella struttura di proprietà del Comune (mentre quella che ospiterà il Cnr è dell’Università di Bari) troveranno spazio sia Porta Futuro Due che la nuova caserma del Libertà dei Carabinieri di Bari. Sono anni ormai che si parla di questi progetti, ma stavolta sembra davvero che sia la volta buona. Almeno per Porta Futuro Due, che occuperà l’ala est, stando a quanto comunica l’assessore Eugenio di Sciascio, che parla di apertura del nuovo incubatore di innovazione sociale dedicato ai giovani a settembre prossimo. Precisamente il 13 e 14 del mese di settembre.

Il cantiere aperto da circa 5 anni

Un cantiere aperto ormai da oltre cinque anni che dopo una serie di intoppi burocratici e legati ai lavori da effettuare, finalmente, verrà aperto e reso disponibile al pubblico.

Oltre a Porta Futuro Due, si spera che a breve si possano avere notizie certe anche in merito alla nuova caserma dei carabinieri, che sorgerà al piano terra, considerando che durante un sopralluogo dell’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso, avvenuto nel settembre 2021, si parlava di chiusura del cantiere ad aprile ed apertura della stessa entro l’estate. Ora l’estate è quasi finita, il cantiere sembra fermo, e non si hanno aggiornamenti, ma la speranza è che si arrivi ad una soluzione quanto prima così da completare un ulteriore tassello di quella che sarà la riqualificazione completa della struttura della ex Manifattura. Ciò che invece è già presente e che dovrebbe rimanere all’interno della struttura sono Porta Futuro, il job center di ultima generazione aperto nel 2015, e il mercato rionale.

Le proteste degli operatori

Per quanto riguarda quest’ultimo la situazione non è delle migliori e si parla da tempo di una riqualificazione e di una ottimizzazione degli spazi, ma ad oggi basta farci un giro per notare in che condizioni gli stessi operatori sono costretti a lavorare. Solo pochi mesi fa, si era sfiorata la tragedia con la caduta di alcuni massi dal soffitto, che solo per un caso avevano colpito di striscio una utente del mercato. Mentre Porta Futuro, dalla sua apertura ormai sette anni fa, conta 14 mila utenti iscritti e oltre 20 mila cittadini profilati. Solo nel 2020, ha pubblicato 254 offerte di lavoro, mentre sono stati selezionati 2.217 curriculum e organizzati quasi 600 colloqui di lavoro, che hanno permesso a 123 cittadini di trovare impiego. A completare quella che sarà la nuova Manifattura, stando al progetto presentato sei anni fa, punti ristoro e street food, mentre le corti interne verranno convertite in passages a servizio dell’area ristorazione, coperte da un sistema a vetri con tessere fotovoltaiche, per garantire ventilazione ed efficienza energetica dell’edificio. Dovrebbe, infine, essere realizzato un nuovo giardino su via Ravanas che avrebbe l’obiettivo di introdurre allo spazio centrale della Manifattura «ridisegnato per accogliere una nuova arena, nuove piantumazioni (bagolari), con una superficie in stabilizzato e 400 sedie da disporre secondo l’uso, per teatro, musica, danza e cinema». Obiettivo finale è quello di realizzare «un polo multifunzionale, attivo 24 ore su 24, in cui far convivere ricerca, innovazione, commercio, spazi pubblici e di comunità: una risposta alla domanda di luoghi di aggregazione attivi nel quartiere».
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