Mafia e voto di scambio a Bari: 130 indagati, ingerenze nelle elezioni comunali del 2019. Duro colpo al clan Japigia: politici arrestati, i nomi Video

Colpo al clan Japigia: arresti per Tommy Parisi, figlio del boss Savinuccio. Tra gli arrestati anche Giacomo Olivieri, già consigliere regionale, sua moglie Maria Carmen Lorusso con il padre Vito Lorusso, ex primario

Giacomo Olivieri e sua moglie Maria Carmen Lorusso
Giacomo Olivieri e sua moglie Maria Carmen Lorusso
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Lunedì 26 Febbraio 2024, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 11:12

Duro colpo alla mafia barese, con oltre 130 indagati , destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere e ingenti sequestri e accusati tra l'altro di ingerenza nelle elezioni comunali di Bari del 2019. Due le ordinanze emesse emesse dalla sezione gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. A eseguire i provvedimenti più di mille, tra donne e uomini della Polizia di Stato, impegnati fin dalle prime luci dell'alba, a Bari e nell'area metropolitana del capoluogo.

Ordinanza di custodia cautelare per Tommy Parisi, figlio del boss Savinuccio e tra gli arrestati del maxi blitz all’alba di questa mattina a Bari c’è anche Giacomo Olivieri, già consigliere regionale e finito in carcere. Coinvolta anche sua moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale di Sud al Centro: per lei sono scattati i domiciliari. Ai domiciliari anche suo padre Vito Lorusso, l’ex primario dell’Oncologico di Bari arrestato lo scorso 12 luglio mentre intascava soldi da un paziente con la promessa di fargli saltare la lista di attesa per un esame.

Arrestati anche Eugenio Palermiti, il figlio Giovanni, il nipote Antonino e il genero Filippo Mineccia. Coinvolti anche gli imprenditori Francesco Frezza e Massimo Bellizzi.

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I numeri

In totale sono 137 le misure cautelari per 130 persone (110 carcere, 25 domiciliari e 2 misure interdittive) e sono stati eseguiti sequestri per 20 milioni di euro.

Due e distinte le ordinanze eseguite in applicazione di 137 misure cautelari, riguardanti appartenenti o contigui all'organizzazione mafiosa Parisi - Palermiti, ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di cui all'articolo 416 bis del codice penale, nonché di estorsioni, porto e detenzione di armi da sparo, illecita commercializzazione di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti, estorsione commessa nell'ambito di competizioni sportive, tutti reati aggravati dal metodo mafioso, nonché del reato di cui all'articolo 416 ter codice penale., relativo all'ingerenza elettorale politico - mafiosa, in particolare delle consorterie criminali «Parisi/Palermiti» e «Strisciuglio», nelle consultazioni amministrative per l'elezione del Sindaco di Bari del 26 maggio 2019, in cui sono stati catalizzati numerosi voti per l'elezione, poi avvenuta, di un consigliere.

Le accuse e i dettagli

Oltre che di ingerenza elettorale politico - mafiosa, gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, in base agli elementi acquisiti nel corso delle indagini, del reato di associazione mafiosa , estorsioni, porto e detenzioni di armi da sparo, illecita commercializzazione di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti, frode in competizioni sportive, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

Come detto, ci sono nomi noti della criminalità e della politica barese tra i 130 destinatari di misure cautelari eseguite oggi dalla polizia a Bari e in provincia, nei confronti di altrettante persone indagate - a vario titolo - per scambio elettorale politico-mafioso per le elezioni comunali di Bari del 2019; estorsioni, porto e detenzioni di armi, illecita commercializzazione di stupefacenti, turbata libertà degli incanti, frode in competizioni sportive, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

Tra questi, il carcere è stato disposto per Tommaso 'Tommy' Parisi, cantante neomelodico e figlio del boss Savino (detto 'Savinuccio') del quartiere Japigia, già condannato in primo grado a otto anni per associazione mafiosa, e per l'ex consigliere regionale e avvocato Giacomo Olivieri. I domiciliari sono invece stati disposti per la moglie di Olivieri, la consigliera comunale Maria Carmen Lorusso, eletta con la lista 'Di Rella sindaco' (centrodestra) e poi passata alla maggioranza che sostiene il sindaco Antonio Decaro. Le elezioni comunali del 2019 finirono al centro di un'altra indagine sui rapporti tra politica e mafia che portò, nell'ottobre 2022, all'arresto dell'allora consigliera comunale Francesca Ferri, eletta sempre nelle file della lista 'Di Rella sindaco'. Ferri, il compagno Filippo Dentamaro e il presidente del Foggia calcio Nicola Canonico, sono attualmente sotto processo per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e scambio elettorale politico mafioso per le elezioni di Bari e del vicino comune di Valenzano. Coinvolti in quell'inchiesta anche i vertici del clan Buscemi di Valenzano, legati proprio al clan Parisi del quartiere Japigia. 

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