Lavoro, Deloitte rilancia e assume 1400 giovani per la sede di Bari

L'Ad dell'azienda: «Facciamo fatica a trovare giovani con competenze nel digitale, in particolare nel campo dell'intelligenza artificiale»

Lavoro, Deloitte rilancia e assume 1400 giovani per la sede di Bari
Lavoro, Deloitte rilancia e assume 1400 giovani per la sede di Bari
di ​Adalisa MEI
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 07:25

Deloitte non si ferma ed accelera con il suo piano di assunzioni in città. Per la sede di Bari sta selezionando 1.400 nuovi addetti, che si aggiungeranno agli attuali 600. La multinazionale, specializzata in servizi di consulenza, vuole quindi rinforzare la propria squadra di giovani da impiegare nei propri uffici. E punta sui talenti garantendo loro un sostegno in ambiti strategici, digitali e tecnologici, in modo che le nuove generazioni possano affrontare le sfide sociali e del mondo del lavoro rimanendo nel proprio territorio. Ma una delle big mondiali della revisione, pur puntando sull'Italia intera e su Bari con un importante piano di assunzioni di giovani, non riesce ad individuare figure con competenze digitali adeguate.

E così Fabio Pompei, amministratore delegato di Deloitte Italia, interpellato dall'agenzia di stampa Radiocor, a margine dell'inaugurazione della nuova sede romana del gruppo, in via Veneto, spiega le difficoltà che l'azienda incontra nel piano di recruiting: «Facciamo fatica a trovare giovani con competenze nel digitale, in particolare nel campo dell'intelligenza artificiale», ha spiegato il top manager.

Non solo a Bari, ma in tutta Italia. Deloitte orienta infatti la sua ricerca di talenti a profili che possano vantare non solo un’ottima conoscenza della lingua inglese, ma anche un percorso universitario e professionale di provato merito. Secondo le specificità legate ai diversi percorsi di carriera a Bari e in Italia, sono previsti poi corsi di formazione e possibilità di esperienze all’estero. Uno dei pilastri che da sempre Deloitte ritiene fondamentale per il proprio successo, sia a livello locale sia globale, è infatti la volontà e la capacità di attrarre e trattenere i talenti. E proprio con il centro di eccellenza, Deloitte in Puglia si era presentata per ribadire non solo il supporto al Paese ma anche per accelerare e colmare il gap di competenze digitali rispetto alle altre principali realtà europee. Per farlo, aveva spiegato appunto Pompei, «bisogna puntare sui giovani, investendo sulla formazione dei profili stem ((laureati in settore di economia, scienze, tecnologie, ingegneria e matematica) e non solo e con uno sguardo particolare al Mezzogiorno, affinché le nuove generazioni possano acquisire le competenze per affrontare le nuove esigenze del mercato del lavoro».

Proprio quelle competenze che il gruppo ha difficoltà ad oggi ad individuare. Ad ospitare NextHub, il nuovo centro di eccellenza di Deloitte a Bari, saranno i padiglioni della Fiera del Levante, che erano occupati da Eataly fino ad aprile del 2020. I lavori sono partiti a fine agosto e interessano uno spazio complessivo di 8.000 metri quadrati, con almeno 800 postazioni lavorative allestite con criteri innovativi e con attenzione alla sostenibilità. La multinazionale ha sottoscritto un contratto con Fiera del Levante, con un investimento da 10 milioni di euro e il lavori termineranno il 31 marzo 2024. Per quanto riguarda l’offerta economica per il padiglione che ospiterà la sede Deloitte, il gruppo ha proposto di non pagare il canone di locazione per i primi quattro mesi perché si occuperà dei lavori di riqualificazione dell’immobile. A partire dal quinto mese il canone sarà di 250mila euro per il primo anno, di 350mila euro il secondo anno e di 380mila euro dal terzo al nono anno. Con possibilità di rinnovo. 
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