Moto contro il camion: muore sulla Provinciale a 26 anni. Il dolore degli amici: «Era una persona buona»

Moto contro il camion: muore sulla Provinciale a 26 anni. Il dolore degli amici: «Era una persona buona»
di Nicola MICCIONE
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Giovedì 13 Luglio 2023, 23:25 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 14:48

Uno schianto, la caduta per terra, la corsa in ospedale, la morte. Per Massimo Coverini, 26enne di Corato, non c’è stato nulla da fare: ha perso le vita dopo un terribile incidente, in moto contro un camion lungo la strada Provinciale 2. 
Era da solo in sella alla sua moto, una Yamaha TMax, quando intorno alle 19.30 dopo aver perso il controllo del mezzo e dopo una lunga scivolata, si è schiantato contro la parte posteriore di un mezzo pesante, un Fiat Iveco. Non sono rimasti coinvolti altri veicoli. Stando ai primi riscontri, il giovane, per cause in fase d’accertamento, sarebbe finito contro il camion che procedeva sulla sua stessa corsia di marcia, da Ruvo di Puglia verso Corato. 

La dinamica e i soccorsi

L’impatto deve essere stato molto violento, tanto che, sbalzato di sella, il centauro ha riportato gravi ferite, mentre il conducente del camion - rimasto illeso, seppur sotto shock - e alcuni automobilisti, che si trovavano in quel frangente in transito, si sono adoperati per segnalare l’incidente stradale e per cercare di mettere in sicurezza il ferito dopo aver allertato subito i soccorsi. Il giovane era ancora vivo, quando è stato soccorso, ma in condizioni critiche, tanto che l’ambulanza del 118 è ripartita in codice rosso verso l’ospedale Bonomo di Andria
Lì, però, è purtroppo spirato nel corso della serata: le lesioni e le fratture sono state di una tale profondità che il 26enne non ce l’ha fatta.

La salma si trova nella camera mortuaria. Sul posto, intanto, per i rilievi e per garantire la sicurezza alla circolazione in quel tratto della Provinciale sono sopraggiunte le volanti della polizia locale di Corato - spetterà agli agenti il compito della ricostruzione della dinamica del sinistro - e quelle del Commissariato cittadino, per la gestione della viabilità.

 
Chi era la vittima

Massimo Coverini un dipendente della Sanb s.p.a., la società partecipata interamente da più Comuni per la gestione unitaria pubblica del servizio di igiene urbana. A Corato, la sua città, si occupava del servizio notturno PaP (porta a porta) e anche ieri, di lì a poco, intorno alle 23, avrebbe raggiunto i suoi colleghi sul posto di lavoro. Non ci è mai arrivato. 
«Non ci posso credere Massimo, porta con sé sempre i fiori belli. Una notizia scioccante non ci sono parole», scrive Licia, mentre Domenico stenta ancora crederci: «Mi avevi promesso che un giorno saresti venuto con me a pesca - scrive incredulo -. Perché? Perché la vita porta sempre via le persone più buone? Perché?». 

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