Emiliano resta sul campo largo: «Si dialoghi, solo uniti si vince»

Il governatore è tra i più convinti sostenitori dell’alleanza Pd-M5s e vuole tentare di ricucire i rapporti all’interno della coalizione. «Una soluzione condivisa, anche prevalendo sulle singole personalità»

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano
di Alessandra LUPO
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Domenica 7 Aprile 2024, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 12:08

Nessuna alzata di testa o tentazione di rispondere per le rime a chi in questi giorni soffia sul fuoco e lancia accuse più o meno dirette alla politica del centrosinistra in Puglia.

Michele Emiliano è disposto ad andare fino in fondo nel tentativo di ricucire lo strappo nella coalizione, che ora rischia di vanificare il lavoro certosino portato avanti per anni nella città di Bari ma anche quello ecumenico svolto parallelamente in Regione. Due vasi comunicanti, talvolta anche troppo comunicanti, che hanno sinora garantito continuità e certezze al centrosinistra e che ora invece rischiano di essere inghiottiti dalla stessa crepa nel terreno che si allarga velocemente in vista delle Comunali, ammesso che si facciano a giugno e non vengano rinviate al prossimo autunno.

Per questo, nonostante la bufera anche personale dopo la gaffe sul palco con Decaro e la scia di polemiche che gli sono piombate addosso, Emiliano non si arrende: «Lavoriamo incessantemente per l’unità della coalizione - conferma il presidente della Puglia, raggiunto telefonicamente da Quotidiano -. Si deve continuare a dialogare e cercare una soluzione unitaria».

Mentre Pd e M5s bisticciano a distanza, Emiliano si appella ai lembi del Campo Largo, che ha finito per lacerarsi proprio in una delle regioni simbolo dell’alleanza giallorossa, con la squadra regionale che fila d’amore e d’accordo da anni e i risultati elettorali di Foggia - appena sei mesi fa - a sancire lo slogan totem degli ultimi tempi, “uniti si vince”: «Ho lavorato intensamente e per molti anni per costruire l’alleanza tra il centro sinistra e il M5S e in Puglia siamo riusciti a realizzarla - prosegue il presidente -. E oggi siamo tutti impegnati a trovare la soluzione più giusta.

Poi il passaggio sulle elezioni a Bari, dove l’abbandono delle primarie da parte di Michele Laforgia, che ha lasciato da solo il candidato del Pd Vito Leccese, spacca in due non solo la coalizione ma anche l’elettorato di sinistra della città, amareggiato e diviso su quanto sta accadendo. Per questo, da Michele Emiliano arriva un richiamo alla ragionevolezza dopo l’emotività degli ultimi giorni ma anche una sorta di appello alla generosità: «L’importanza di costruire una coalizione prevalga sulle singole personalità - prosegue il governatore -: il prossimo sindaco di Bari sarà determinato da questa unità e dalla comunità che avrà dietro non dalla propria personalità che è importante ma non decisiva».

«Io sono sempre stato l'elefante nella stanza del Pd.

Il partito non mi ha mai metabolizzato, sono stato sempre una spina nel fianco, per tanti segretari». Così al Corriere della Sera il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. «Elly - dice ancora, però - mi è stata vicinissima. Venerdì siamo stati sempre assieme, assieme abbiamo detto a tutti di continuare la battaglia politica alzando un'altissima vigilanza. Poi abbiamo avuto una splendida cena. Lei ha intuito e grandi capacità. Le ho detto: 'Per quanto sei consapevole sembri più vecchia della tua età». Rispetto alle accuse di trasformismo, Emiliano ribatte: «Macché. Il nostro progetto è talmente accattivante che molti avversari vi aderiscono per passione politica. Sandro Cataldo nessuno di noi lo conosceva. Quanto ad Anita (Maurodinoia, ndr), che si è dimessa a tutela della Regione proclamandosi innocente, non è che la provenienza politica determini il tasso di onestà di un politico. Ho visto gente del Pci fare cose terribili. Il lavoro preventivo di screening è difficilissimo». Su Decaro «abbiamo un legame ventennale che si è rinsaldato: ci attaccano insieme» e sull'episodio raccontato della sorella del boss dice: «Col senno di poi userei altre parole, poi dopo tanti anni ognuno può ricordarla diversamente». Sui rapporti col M5s: «Abbiamo lavorato per l'alleanza in Puglia, ci sta che su altri tavoli non si chiuda. Condivido l'appello di Conte alla massima vigilanza. Far saltare le primarie è stato un colpo ma al di là delle dichiarazioni a caldo siamo tutti impegnati per la soluzione più giusta. Il prossimo sindaco di Bari sarà espressione dell'unità. Rottura definitiva? "Non esiste nulla di definitivo in politica».

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