I Carabinieri della Compagnia di Triggiano, nella notte, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 soggetti, emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di altrettanti indagati, coinvolti nell’incendio doloso avvenuto a Cellamare nel mese di gennaio 2020, presso gli spogliatoi di un campo di calcetto comunale che si trova in via Olimpia.
L'accusa
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese e sviluppate dalla Sezione Operativa della Compagnia di Triggiano, mediante l’ascolto di testimoni, l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche ed ambientali e i classici servizi di osservazione e pedinamento, hanno accertato le responsabilità degli uomini coinvolti non solo nell’incendio, ma anche nel tentativo di estorsione in danno sia del sindaco e di un assessore pro tempore.
L’incendio è risultato essere solo uno dei tanti tentativi di condizionare la scelta di affidare la gestione dei campi di calcetto ad una società vicina agli indagati, di fatti sono da circostanziare almeno altri 3 episodi tutti rientranti nel medesimo disegno criminoso, utilizzando il metodo mafioso per intimorire le vittime.