Bici elettrica rubata, il “cavallo di ritorno” non funziona: chiede i soldi per restituirla, arrestato

Bici elettrica rubata, il “cavallo di ritorno” non funziona: chiede i soldi per restituirla, arrestato
Bici elettrica rubata, il “cavallo di ritorno” non funziona: chiede i soldi per restituirla, arrestato
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Sabato 23 Settembre 2023, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 18:03

Rivuoi la bici elettrica? 50 euro. E’ stato portato nel carcere di Bari con l’accusa di estorsione e ricettazione, il 45enne monopolitano arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri della locale stazione coordinati dal Luogotenente Denis Michilini. L’uomo, con precedenti per furto, era già finito in manette in flagranza di reato lo scorso giugno per il furto di due bici elettriche a turisti stranieri rubate in via Rattazzi.

Il lupo, si dice, perde il pelo ma non il vizio e il monopolitano, una volta rimesso in libertà, ha ripreso la sua attività predatoria nel campo della mobilità elettrica, asportando a dei turisti stranieri che erano in spiaggia, una e-bike noleggiata presso un’agenzia sita in via Dante.

Valore del mezzo attorno ai 5mila euro.

Cosa è successo

L’improvvido ladro, a quel punto, si sarebbe rivolto all’agenzia chiedendo 50 euro in cambio della restituzione della bicicletta. Il tentativo di intascare il “pizzo” è finito nel vuoto poiché a questo punto sono intervenuti i militari dell’Arma che, con un’indagine lampo, sono risaliti al monopolitano. Una volta bussato alla porta di casa i carabinieri, nel corso della perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto una seconda bici elettrica, rubata a delle turiste olandesi, noleggiata sempre nella medesima agenzia. Inevitabile l’arresto del 45enne recidivo. Nel giugno scorso aveva rubato una bici elettrica dal valore di circa mille euro ma era stato intercettato da una pattuglia dei carabinieri che gli aveva intimato l’alt ma a cui non si era fermato.

Una volta raggiunto cercò di resistere al fermo. Scattarono così le manette ai polsi del monopolitano già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo aveva appena rubato una bici elettrica e stava scappando ma una pattuglia dell’Arma della Compagnia di Monopoli lo aveva riconosciuto e gli intimò di fermarsi. Di tutta risposta il giovane accelerò cercando di sfuggire alla vista dei militari i quali si posero all’inseguimento della due ruote. Dopo averlo raggiunto, dopo diverse manovre spericolate del ladro in fuga, i carabinieri lo fermarono ma ancora una volta dovettero fare i conti con la reazione del monopolitano che voleva sottrarsi all’arresto. A quel punto ai militari dell’Arma non rimase altro che arrestarlo e dopo le formalità di rito fu portato nel carcere di Bari. Ancora prima l’uomo era stato anche accusato di violenza in famiglia e per questo era appunto un volto noto alle forze dell’ordine. Quando lo hanno notato su un mezzo di così importante valore hanno voluto accertarsi che tutto fosse in regola ma la precipitosa fuga dell’uomo ha subito scoperto le carte. 

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