Furti e vetrine spaccate, la paura dei negozianti: «I controlli non bastano»

Furti e vetrine spaccate, la paura dei negozianti: «I controlli non bastano»
di Adalisa MEI
4 Minuti di Lettura
Domenica 22 Ottobre 2023, 21:30

Il prefetto di Bari Francesco Russo lo ha assicurato: «Su Bari abbiamo intensificato le misure di controllo» ed è stato istituito «già un comitato per l’ordine e la sicurezza». Russo si è presentato alla città circa tre settimane fa mettendo già in chiaro quali sarebbero state le sue priorità: sicurezza, lavoro e ordine pubblico. Obiettivi che intende raggiungere e tra l’altro ben accolti dai negozianti per i quali il tema della scarsa sicurezza in città e della recrudescenza dei furti e delle ‘spaccate’ (ormai numerose in tutto il territorio) non è considerato “solo un problema”, ma «una vera e propria emergenza», tra l’altro destinata ad crescere in maniera esponenziale soprattutto nell’imminente periodo natalizio. 

Le richieste dei negozianti


I negozianti, così come gli imprenditori tutti, reclamano da tempo ormai maggiori presidi delle forze dell’ordine per le strade e un sistema di videosorveglianza sul territorio più efficace ed efficiente.

Quindi, una costante presenza fisica in città della polizia come deterrente all’illegalità. Un presidio di sicurezza per proteggerli dai reati che hanno messo in seria difficoltà le loro attività commerciali. 


A questo poi si aggiungono i numerosi casi di furti in abitazione ed episodi di ordine pubblico che devono necessariamente essere repressi dall’amministrazione. Per questo per Vito Scalera, presidente della Fipe (settore bar/caffetterie) Confcommercio, nonché titolare del bar Moderno del quartiere Poggiofranco, la decisione del prefetto di intensificare le misure di controllo «è sicuramente una buona notizia». Anche se, precisa, «il problema della microcriminalità in città è così esteso che basta abbassare la guardia per ritrovarsi vittime». 

La paura dei commercianti: due furti in due mesi


L’imprenditore barese ha subito in prima persona due furti «nell’arco di soli due mesi», racconta. È successo lo scorso anno quando, ricorda, «ci fu un vero e proprio boom di furti e rapine, ma adesso sono sicuro ritorneranno ad essere più frequenti, esattamente come prima». Per Scalera quindi per «quanto si possano rafforzare i controlli, è una emergenza che può essere tenuta sotto controllo, ma non contrastata. Le spaccate continueranno ad esserci e ci saranno sempre. Noi - continua - non ci sentiamo per niente sicuri. Ogni giorno preghiamo che non tocchi a noi. È come giocare alla roulette, per intenderci. È un problema troppo vecchio per la città per poter essere combattuto in pochi mesi». Per Scalera ci vorrebbero pene più lunghe per i malviventi. Per l’imprenditore inoltre è un fenomeno che «ciclicamente ci tocca affrontare. Questa volta quello che appare è che sia un fenomeno dal punto di vista numerico cresciuto in maniera esponenziale».


Sulla stessa linea di Scalera anche Carlo Saponaro, non solo imprenditore barese con due attività in via Melo e in via Imbriani, ma anche presidente Federmoda Confcommercio Bari e Bat. È indispensabile per lui «un maggiore presidio delle forze dell’ordine sul territorio, soprattutto nelle ore notturne».


Per Saponaro però è necessario fare distinzioni sulla delinquenza nei diversi quartieri della città. E assicura che nel centro murattiano il problema dell’illegalità è più controllato, ma esiste e meriterebbe più attenzione. L’imprenditore infatti ritiene tra le più pericolose, le zone di accesso alla città. Come per esempio l’area limitrofa alla stazione. «Come cittadino - dice - lì non mi sento sicuro per niente. Sono strade che dovrebbero essere presidiate sia di giorno che di notte». 
Da non sottovalutare, per Saponaro, il deterrente che le telecamere potrebbero rappresentare all’illegalità. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA