Sicurezza, “ronde” su whatsapp: «Così ci difendiamo da bullismo e teppisti»

Sicurezza, “ronde” su whatsapp: «Così ci difendiamo da bullismo e teppisti»
di ​Annamaria IANNELLI
4 Minuti di Lettura
Domenica 15 Ottobre 2023, 11:06

Si chiama “Bari Sicura”, il progetto sulla sicurezza della città avviato da “Giovani per Bari”, gruppo di una ventina di ragazzi dai 17 ai 23 anni che si batte attivamente sul territorio per rafforzare la sicurezza e la legalità. L’obiettivo dell’iniziativa è contrastare il bullismo, teppismo e vandalismo e aumentare il senso di sicurezza dei residenti, soprattutto dei più giovani, creando una cooperazione fra i cittadini e le forze dell’ordine. Ma «non è giustizia fai-da-te» evidenziano subito i promotori. Attraverso la creazione di gruppi di quartiere whatsapp, i baresi potranno avvisarsi a vicenda sulla presenza di persone sospette o situazioni potenzialmente pericolose e avvisare le forze dell’ordine. L’idea di ricorrere alla piattaforma nasce da numerose richieste da parte dei residenti di quartiere, sin da quando la scorsa estate in centro si sono verificati numeros aggressioni oltre che furti.

Come funziona


Basterà accedere al sito: giovaniperbari.carrd.co per trovare il proprio quartiere d’appartenenza. Al momento sono dodici quelli presenti: Murat-San Nicola, Libertà, Madonnella-Umbertino, Japigia-TAM, San Pasquale, Carrassi, Picone, San Paolo-Stanic, Marconi-San Girolamo Fesca, Palese-S.Spirito, Cabonara-Ceglie-Loseto. Per questione di logistica i quartieri più piccoli sono stati accorpati a quelli più grandi.
«La nostra è un’associazione apartitica che nasce per raccogliere idee e proposte dei singoli ragazzi e cercare di attuarle alla città e agli abitanti di Bari.

Il primo progetto che abbiamo avviato “Bari Sicura” è sotto il punto di vista della sicurezza. Ci sono quattro proposte, la più innovativa è quella della creazione di gruppi whatsapp di quartiere già ultimati», spiega Daniele Bretone, coordinatore dell’associazione. «Ci tengo a precisare che i gruppi di segnalazione non sono “giustizia fai da te”, semplicemente servono per avere occhi più aperti sulle strade e sul territorio. In seguito, infatti, si interviene chiamando le forze dell’ordine», spiega.

L'associazione


«I gruppi whatsapp - prosegue - stanno ricevendo pian piano delle richieste da parte dei cittadini. Oltre alla creazione dei gruppi, a breve organizzeremo dei gazebo per la raccolta firme con le varie proposte, che verranno consegnate agli organi competenti. Le altre nostre richieste sono: contatti diretti e semplificati con le forze dell’ordine per velocizzare i tempi di risposta, richiesta al prefetto per aumentare la presenza di agenti sul territorio, aumento dei sistemi di videosorveglianza. Il mio gruppo, facendo un giro per il centro di Bari si è reso conto che dalle 21 di sera alle 5 della mattina era presente poca sorveglianza. Secondo il nostro punto di vista anche la polizia locale potrebbe essere impiegata per il pattugliamento notturno e dare una mano alle forze dell’ordine. Siamo dell’opinione che i gruppi whatsapp sono utili per avere un controllo delle situazioni e aiutano a cogliere le persone in flagrante mentre stanno commettendo il fatto. Per quanto riguarda il progetto ne abbiamo parlato in via informale con qualche agente», precisa Bretone.
Sul sito sarà possibile iscriversi ai gruppi whatsapp, aderire alla raccolta firme online, esprimere la propria opinione sul livello di sicurezza cittadina. Oltre al progetto sulla sicurezza il gruppo giovanile è in procinto di organizzare altri eventi ed iniziative che possano coinvolgere la comunità giovanile, lavorare su progetti che riguardano la cultura, l’istruzione, l’ambiente.
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