Ragazzina picchiata in piazza da coetanee. Lo sfogo della mamma: «Mia figlia pestata da 12enni solo per divertimento»

Ragazzina picchiata in piazza da coetanee. Lo sfogo della mamma: «Mia figlia pestata da 12enni solo per divertimento»
di ​Adalisa MEI
4 Minuti di Lettura
Martedì 27 Febbraio 2024, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 07:13

«Mi sento impotente difronte ad una società in cui la violenza è diventata sinonimo di divertimento». Lasciano l'amaro in bocca le parole della mamma di una delle 15enni aggredite sabato sera, nel centro della città: sua figlia è stata vittima di un azione violenta, «senza alcun motivo e nell'indifferenza della gente che ha, ancora una volta, voltato lo sguardo». Rosanna (nome di fantasia) è ancora molto scossa e racconta di una «aggressione improvvisa e non motivata. Botte date solo per divertimento e per trascorrere la serata».

Le baby gang a Bari

Si tratta dell'ennesimo colpo delle baby gang baresi a danno di ragazze o ragazzi, nella zona della città vecchia. E il tutto ha ancora più dell'incredibile se si pensa che le "bulle", questa volta, erano donne. Donne che aggrediscono donne, solo per pura goliardia. Ma andiamo ai fatti. Erano circa le 20,30 di sabato scorso, quando la ragazza si trovava in piazza del Ferrarese con quattro sue amiche. Erano lì per trascorrere qualche ora in compagnia. Escono di rado e volevano svagarsi un po': «Sono brave ragazze - racconta la mamma - frequentano chi il Socrate chi il Fermi. Giovani perbene tra i 14 e i 15 anni. Mia figlia ha vissuto una esperienza altamente destabilizzante, che spero non le lasci traumi psicologici. Due delle sue amiche hanno, invece, subito violenze fisiche. Ad una di loro hanno tirato i capelli. Talmente forti da strapparli. Una è caduta e - continua la mamma - continuavano ad infierire su di lei, trascinandola per la testa. Tanto che la ragazza ha, al momento, escoriazioni e lividi sulla schiena. Mia figlia, rimasta illesa, ha avuto tanta paura. Ha pensato al peggio». Aggredite, come già detto, da giovani donne. «Un gruppo folto di ragazzine più piccole di mia figlia, quindi per lo più tra i 12 e 13 anni». «Ora ci divertiamo un po'», la frase che ricorda la giovane qualche attimo prima dell'aggressione. La baby gang insomma cercava un diversivo per la serata. «Lei ha tentato di scappare - commenta Rosanna - ma si è voltata e, vedendo le sue amiche ormai accerchiate, è tornata indietro. Ha cercato di aiutarle, ma poco poteva contro la violenza delle altre. Per mia figlia sembrava di essere in un film, per quanto l'accaduto le sembrava assurdo».
Il tutto è avvenuto, per l'ennesima volta, sotto gli occhi dell'indifferenza della gente: «Di un artista di strada lì presente al momento dell'aggressione - spiega la mamma - E di altri che addirittura sorridevano. E' necessario essere uniti per abbattere i muri del silenzio. Noi adulti non possiamo voltare lo sguardo di fronte ad episodi del genere». Possibile quindi che nel corso dell'aggressione di sabato sera nessuno sia intervenuto? E' possibile che nessuno abbia fatto chiamato le forze dell'ordine? Questi episodi accadono davanti agli occhi di tutti e nessuno mai interviene. «E' scoraggiante - dice - sapere che mandiamo in giro i nostri figli, mentre il pericolo è dietro l'angolo. Ma soprattutto, fa male sapere che sono soli e non possono contare sull'aiuto di nessun cittadino». Ora non resta che dimenticare. O almeno tentarci. Le ragazze, o meglio due di loro, hanno denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine. «Ma chiarisce il genitore quello che più mi ferisce è che tra tanta gente, era come se mia figlia fosse sola. Dovrei non farla uscire più, perché alternative non ci sono». La donna domenica si è sfogata sui social. Dell'argomento si è discusso nel gruppo Facebook "Bullistop - Vivere Bari Senza Paura", community fondata dai genitori dei ragazzi in seguito alle diverse aggressioni avvenute, un paio di anni fa circa, nella zona di parco Due giugno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA