Troppi passati di verdure o cavolfiore, un pesce "da cattivo odore" e tanti bimbi che tornano a casa senza toccare cibo. Monta la protesta a Bari per il servizio di refezione scolastica. Ogni giorno si stanno registrando continue segnalazioni riguardo ai pasti che vengono serviti. «E' un incubo, raccontano alcune mamme - non sappiamo più come fare. Le nostre segnalazioni finiscono nel vuoto e i nostri bimbi tornano a casa senza toccare cibo».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il pesce servito in mensa nella giornata di oggi, martedì. «Mio figlio si è sentito male», ha raccontato un'altra mamma.
La replica
Arriva la replica anche della Ladisa: «Tutti i piatti serviti sono risultati integri sotto il profilo della salubrità, del rispetto delle norme di sicurezza e della provenienza della materia prima richiesta».
«La differenza dal merluzzo che abitualmente è sulle tavole dei pugliesi - aggiungono gli esperti di Ladisa - è sostanziale perché la sua consistenza è più soda, densa e generalmente poco gradevole. Il suo odore molto forte. Eppure è un pesce molto pregiato e prevalentemente consigliato dai nutrizionisti. Per le bambine e i bambini però, abituarsi ad un sapore e ad un gusto così differente non è affatto facile. Anzi, è proprio la causa scatenante delle proteste che si sono basate evidentemente su equivoci». Infine, in accordo con il Comune, con cui è in corso una fitta interlocuzione, stiamo valutando tutti gli scenari possibili per rispettare le indicazioni ministeriali, nell’unico interesse di tutelare la salute e gli aspetti nutritivi degli 2 alimenti, ma allo stesso tempo proporre alle famiglie e ai bambini un menù di gusto che vada incontro ai sapori della nostra tradizione.