Narcotraffico, 19 arresti nel clan Cipriano: “Provolone” e “Barbara” per indicare spaccio ed eroina

Narcotraffico, pioggia di arresti: in campo anche elicotteri dei carabinieri
Narcotraffico, pioggia di arresti: in campo anche elicotteri dei carabinieri
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 09:20

Alle prime ore di questa mattina, i carabinieri del Comando Compagnia di Modugno, coadiuvati dai militari di reparti del Comando Provinciale di Bari e supportati dal Nucleo Cinofili di Modugno nonchè da personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Puglia” e del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di numerose misure cautelari in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia: arrestati 19 soggetti in flagranza di reato in materia di sostanze stupefacenti.

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L'indagine

L’indagine che ha condotto all’operazione odierna, ha consentito di accertare l’esistenza di una radicata associazione per delinquere dedita al narcotraffico nei territori dei Comuni di Bitonto, Palo del Colle, Bitetto e Noicattaro.

Per evitare i controlli delle forze dell'ordine, rafforzati a Bitonto dopo l'uccisione per errore dell'anziana Anna Rosa Tarantino nel dicembre del 2017, avrebbero continuato a gestire l'attività di spaccio di droga spostandosi in altri Comuni della provincia di Bari le 19 persone finite in carcere questa mattina sulla base di un'ordinanza disposta dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Gli arrestati - secondo le indagini - risulterebbero affiliati al clan Cipriano di Bitonto. In totale sono 32 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta dei carabinieri denominata 'Bypass'. Le attività investigative hanno permesso di ricostruire l'esistenza di una "radicata associazione per delinquere dedita al narcotraffico", ritengono gli inquirenti, per un'associazione "composta da numerosi adepti e strutturata su base piramidale" e costituita "da promotori, con funzione di controllo e direzione sulle varie articolazioni territoriali soggette al loro dominio, nonché da partecipi quali pusher".

Attività illecite di spaccio che sarebbero state condotte da parte degli indagati tra i comuni di Palo del Colle, Bitetto e Noicattaro. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato 21 persone in materia di stupefacenti e sono stati sequestrati 18 chili di droga. Gli indagati, intercettati, utilizzavano un linguaggio criptico per riferirsi alla droga o alle attività da compiere ('provolone', 'piccolo o grande', 'valigia', 'meri, birre o felpe', con "Barbara o con Angela", quest'ultimo un riferimento all'eroina o alla cocaina). Solo due giorni fa 25 persone tra capi e membri del clan Cipriano sono state condannate - in abbreviato - a pene tra i 18 anni e sei mesi a un anno e quattro mesi. 

Gli arresti

L’indagine consentiva di trarre in arresto 19 soggetti in flagranza di reato in materia di sostanze stupefacenti, di sottoporre a sequestro ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti per un totale di circa kg. 18, di cui kg 8 di hashish/amnesia, kg 1.5 cocaina, kg. 6 eroina e 2 kg di marijuana, nonché circa € 175.000, deferire in stato di libertà nr. 2 persone e segnalare alla locale Prefettura 10 assuntori.

I soggetti intercettati hanno sistematicamente utilizzato un linguaggio criptico nel corso delle conversazioni monitorate, con il chiaro intento di eludere eventuali investigazioni, prestando particolare attenzione a non essere troppo espliciti nelle comunicazioni o, addirittura, in alcune occasioni, troncavano in modo brusco la conversazione, rimandando il seguito a contatti diretti.

L’utilizzo di talune parole, apparentemente prive di senso o comunque fuori contesto, rimandavano invece ad un preciso e condiviso codice linguistico diffuso tra cedenti e assuntori o tra membri dell’associazione, decodificato grazie alle numerose attività di riscontro poste in essere dagli inquirenti a seguito dell’ascolto delle conversazioni.

Secondo questo codice comunicativo, venivano utilizzati i termini:

-       “PROVOLONE”, per indicare un danno verificatosi nella gestione dell’attività di spaccio;

-       “ALLORA CON BARBARA, NON CON ANGELA”, in riferimento rispettivamente alla eroina o alla cocaina;

-       “IL PICCOLO O IL GRANDE”, per indicare la quantità (rispettivamente le dosi da 20 o 50 euro);

-       “LA VALIGIA”, per indicare una panetta di hashish, oppure “maglie o lui” per indicare le singole dosi di hashish;

-       “MERI, BIRRE O FELPE”, per indicare la marijuana;

-       “UNA MANO O DUE MANI”, in riferimento alla quantità, ovvero rispettivamente 5 o 10 grammi.

Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri a carico degli indagati è stato condiviso dalla Direzione Distrettuale Antimafia che ha avanzato la richiesta di emissione di misura cautelare. Il Gip del Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta, ha disposto la cattura dei soggetti.

All’esito dell’operazione, 19 indagati sono stati tradotti in carcere. L’operazione odierna testimonia la costante attenzione dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che rappresenta, a pieno titolo, una delle principali fonti di ricchezza per i Clan.

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