Stafano Tacconi sta meglio: dimesso dalla casa di cura pugliese dopo mesi di riabilitazione

Stefano Tacconi con il figlio Andrea
Stefano Tacconi con il figlio Andrea
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Domenica 29 Ottobre 2023, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 10:05

L'ex calciatore Stefano Tacconi ha lasciato la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove era ricoverato da alcuni mesi per una lunga riabilitazione necessaria dopo l'emorragia cerebrale che lo ha colpito nel 2022. Lo ha annunciato il figlio Andrea, con una foto in cui si vede insieme al papà.

«Sono stato molto, molto fortunato»

«Sono stato molto, molto fortunato». Lo ripeteva con frequenza Stefano Tacconi, 66 anni, ex portiere della Juventus e della nazionale, dimesso dall'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove è stato ricoverato per oltre quattro mesi, dal 21 giugno scorso, per una lunga fase di riabilitazione dopo l'emorragia cerebrale che lo ha colpito nell'aprile del 2022.

A riferire le parole di Tacconi è il medico fisiatra che lo ha seguito, Michele Gravina, il quale sottolinea «come si sia trattato di un lungo percorso vissuto da tutti, personale, familiari e paziente, con un enorme carico di emozioni e felicità. È stato davvero un miracolo, di cui Tacconi era consapevole, fatto di diversi step che lo hanno visto migliorare nel tempo. Io con lui scherzavo molto sulle nostre differenti fedi calcistiche. Mi diceva sempre col sorriso: A me che sono juventino proprio un medico interista doveva capitare».

«Finalmente finisce un incubo durato quasi due anni. Ieri è stata una grande emozione vedere papà finalmente fuori dall'ospedale», commenta Andrea Tacconi, figlio di Stefano, emozionato per le dimissioni del suo papà: «Dovrà continuare a Milano un percorso di mantenimento - aggiunge - ma si parla di un paio d'ore a settimana». Prima di partire, in compagnia della moglie Laura e del figlio, Tacconi ha incontrato tutti gli operatori dell'unità di medicina Fisica e Riabilitativa, salutando medici, infermieri, fisioterapisti e personale sanitario. «Stefano è un uomo forte - ha spiegato il primario Domenico Intiso - ha affrontato il percorso riabilitativo con tanta tenacia. È stato da stimolo e da esempio per gli altri e i risultati si sono visti». Laura Speranza, moglie di Stefano, ha ringraziato l'ospedale Casa Sollievo. «Ringrazio tutti, i medici, i fisioterapisti, gli infermieri, gli operatori sociosanitari e i religiosi - afferma - che ci sono sempre stati sempre vicini. Stefano tornerà a casa a Milano dove proseguirà la riabilitazione. Ma ci torna con una grande carica emotiva e fisica. A San Giovanni Rotondo abbiamo trovato veramente un mondo di emozioni, di aiuto, di forza. Sia da parte della scienza, sia da parte della fede, con Padre Pio, al quale, come sapete, siamo sempre stati molto devoti. Torniamo a Milano con tutto questo nel cuore e nella mente».

Il post di Andrea Tacconi

«Finalmente finisce un incubo durato quasi due anni. Ieri è stata una grande emozione vedere papà finalmente fuori dall'ospedale. Ovviamente dovrà continuare a Milano un percorso di mantenimento ma si parla di un paio d'ore a settimana».

«Abbiamo lottato con lui fino ad oggi - aggiunge - è un traguardo di tutta la famiglia, non ci siamo mai abbattuti e ci siamo dati supporto a vicenda. Ringrazio le tantissime persone che ci sono state vicine in questo percorso».

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