Quando arrivano i pagamenti della pensione a marzo 2024? Il cedolino è in arrivo ed è consultabile online sul sito INPS. Naturalmente prima si deve procedere all'autenticazione con le credenziali personali (SPID, CIE o CNS). Ma è possibile entrare nella propria area anche dall'app su smartphone, seguendo il percorso “Tutti i Servizi” – “Cedolino Pensione”.
Gli importi con la nuova Irpef
Da marzo, alle pensioni vengono applicate le nuove aliquote IRPEF previste dalla riforma fiscale e applicate al momento per il solo anno in corso.
Anche per le pensioni con importi superiori ai 28mila ci saranno dei cambiamenti, essendo minore la trattenuta IRPEF effettuata su una parte dell’assegno (quella tra 15mila e 28 mila euro). L’aumento netto annuo sarà di di 260 euro, pari circa a 20 euro al mese.
«Le trattenute IRPEF vengono quindi effettuate sulla base della riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito - così l'Istituto nell'ultima nota -. Sul cedolino di pensione di marzo 2024 viene riportata la seguente annotazione: "da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del decreto legislativo 216/2023"». La nuova IRPEF, quindi, sarà applicata a partire da marzo e con due mesi di arretrati.
Quanto pesano le addizionali IRPEF
L'assegno di marzo potrebbe essere più basso da marzo per alcuni. Perché? Pesano le addizionali IRPEF più alte. Diversi Comuni italiani, infatti, hanno deliberato nuove aliquote. L’acconto delle addizionali comunali all’IRPEF inizia infatti ad essere trattenuto in busta paga e nei cedolini pensione a partire da marzo, con rate fino a novembre. Come indicato da pmi, ad aumentare nel 2024 sono, ad esempio, le addizionali di importanti Comuni come Palermo (dallo 0,095% allo 0,1%) e Napoli (dallo 0,9% all’1%).
Conguaglio ritenute 2023
Nel cedolino c’è anche il ricalcolo delle ritenute erariali sulle pensioni erogate nel 2023, con relativo conguaglio. Quando? Solo nel caso in cui sia emerso un debito non ancora pagato con le trattenute di gennaio e febbraio. L’INPS proseguirà con le trattenute sui ratei mensili successivi fino all’estinzione del debito. C'è però un'eccezione, perché le prestazioni non assoggettate alla tassazione (invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni) non subiscono trattenute fiscali.
I nuovi scaglioni
L'Inps ha comunicato i nuovi scaglioni, che sono in vigore da gennaio, saranno applicati da marzo. Saranno inoltre corrisposti eventuali arretrati. Ecco le nuove fasce:
- 23% sui redditi lordi fino a 28.000 euro annui.
- 35% sui redditi tra 28.001 euro e 50.000 euro annui;
- 43% sui redditi oltre i 50.000 annui.
Il calendario dei pagamenti
La prima data nel calendario dei pagamenti è per venerdì 1° marzo, con accredito su conto corrente o ritiro in contanti presso le Poste. Nel dettaglio:
- A – B: Venerdì 1 marzo 2024;
- C – D: Sabato 2 marzo (solo mattina);
- E – K: Lunedì 4 marzo 2024;
- L – O: Martedì 5 marzo 2024;
- P – R: Mercoledì 6 marzo 2024;
- S – Z: Giovedì 7 marzo 2024.