Ferragni, stop agli occhiali griffati: Safilo interrompe la collaborazione per «violazione contrattuale». La Procura acquisisce le carte dell'Antitrust

L'indagine della Procura milanese, per ora senza indagati e senza titoli di reato, dovrà dimostrare proprio se il consumatore sia stato ingannato o no nella pubblicità per incentivare l'acquisto

Chiara Ferragni, Safilo interrompe la collaborazione con l'influencer: «Violazione contrattuale»
Chiara Ferragni, Safilo interrompe la collaborazione con l'influencer: «Violazione contrattuale»
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 19:40

Non c'è pace per Chiara Ferragni. Dopo la maxi-multa dell'Antitrust per pubblicità ingannevole, c'è già una prima azienda che decide di interrompere la propria collaborazione con l'imprenditrice digitale. Si tratta di Safilo Group, che in una nota comunica l'interruzione dell'accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear a marchio Chiara Ferragni. L'interruzione - informa una nota del marchio di occhialeria - avviene «a seguito di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio».

 

La procura acquisisce le carte della multa Antitrust

Intanto la procura di Milano è pronta a far luce sulla vicenda che coinvolge l'influencer e il gruppo Balocco, vista anche la disponibilità della difesa dell'imprenditrice digitale, rappresentata dall'avvocato Marcello Bana che si è presentato al quarto piano del Palazzo di giustizia per incontrare l'aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, a fornire tutta la documentazione sulla vicenda.

Dalla procura arriva il "mandato" al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza a prendere copia, a strettissimo giro, della multa inflitta dall'Antitrust alla società di Chiara Ferragni e alla Balocco per pratica commerciale scorretta riguardo alla vendita del pandoro rosa commercializzato nelle festività 2022.

Tre le sanzioni comminate: 420 mila euro al gruppo dolciario piemontese, 400 mila euro alla Fenice della Ferragni e 675 mila euro alla Tbs Crew che è sempre di proprietà della influencer. Sul tavolo di Fusco si attendono le copie dei contratti, ma anche di tutti gli eventuali scambi via mail tra la società con sede in provincia di Cuneo e Ferragni che possano spiegare quello che l'imprenditrice ha definito un «errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali».

L'indagine, per ora senza indagati e senza titoli di reato, dovrà dimostrare proprio se il consumatore sia stato ingannato o no nella pubblicità per incentivare l'acquisto, il che - archiviata l'ipotesi di truffa ritenuta «impraticabile» - potrebbe far ipotizzare la frode in commercio legata alla "qualità etica" dell'operazione pandoro. Solo una volta raccolti e ricostruiti i fatti, contestati da un esposto inviato da Codacons in 104 procure, Chiara Ferragni potrebbe essere sentita per chiarire aspetti di una vicenda che le sta causando diverse e feroci critiche.

Cosa è Safilo

Fondato nel 1934 in Veneto, Safilo è tra i più importanti player del mercato dell'eyewear per design, produzione e distribuzione di occhiali da sole, montature da vista, caschi, maschere e occhiali per l’outdoor. Con una presenza globale capillare, il business model del Gruppo Safilo consente di presidiare l’intera filiera produttivo-distributiva: dalla ricerca e sviluppo, con design studio a Padova, Milano, New York, Hong Kong e Portland, alla produzione, con stabilimenti di proprietà e qualificati partner produttivi grazie ai quali il Gruppo è in grado di assicurare, per ogni prodotto, una perfetta vestibilità e i più alti standard qualitativi, fino alla distribuzione che, con filiali dirette in 40 Paesi e un network di oltre 50 partner in altri 70 Paesi, raggiunge circa 100.000 punti vendita selezionati in tutto il mondo tra ottici, optometristi, oftalmologi, catene di distribuzione, grandi magazzini, rivenditori specializzati, boutique, duty free e negozi sportivi.

Il portafoglio marchi del Gruppo è composto da brand di proprietà – Carrera, Polaroid, Smith, Blenders, Privé Revaux e Seventh Street – e da marchi in licenza – Banana Republic, BOSS, Carolina Herrera, Dsquared2, Etro (dal 2024), Eyewear by David Beckham, Fossil, havaianas, HUGO, Isabel Marant, Jimmy Choo, Juicy Couture, Kate Spade New York, Levi’s, Liz Claiborne, Love Moschino, Marc Jacobs, Missoni, M Missoni, Moschino, Pierre Cardin, PORTS, rag&bone, Tommy Hilfiger, Tommy Jeans e Under Armour.

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