Chiara Ferragni indagata anche per le uova di Pasqua e la bambola Trudi: ipotesi truffa aggravata. L'azienda barese Dolci Preziosi: «Massima collaborazione»

L'influencer dovrà rispondere di tre episodi con i legali rappresentanti delle società produttrici

Chiara Ferragni indagata anche per le uova di Pasqua e la bambola Trudi: ipotesi truffa aggravata
Chiara Ferragni indagata anche per le uova di Pasqua e la bambola Trudi: ipotesi truffa aggravata
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 11:24

Non solo il pandoro "griffato". Chiara Ferragni, l'influencer finita nei guai per l'operazione di beneficenza con la Balocco, deve rispondere di truffa aggravata anche per le uova pasquali con il suo marchio per Dolci Preziosi (azienda di Corato) e la bambola in collaborazione con Trudi lanciata sul mercato dall'imprenditrice digitale nel 2019.

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Ferragni indagata anche per le uova e la bambola

È quanto emerge nell'atto che la procura di Milano ha inviato al pg della Cassazione per rispondere alla procura di Cuneo che chiede a sé il fascicolo sui pandoro, reclamando una competenza territoriale che i magistrati meneghini rivendicano poiché ritengono ci sia una continuità tra le presunte truffe e che dunque l'intero fascicolo - dove la Ferragni risulta iscritta per ben tre volte - deve restare a Milano.

Secondo indiscrezioni, la pronuncia del pg della Cassazione non dovrebbe farsi attendere molto. Chiara Ferragni, quindi, dovrà rispondere di tre episodi con i legali rappresentanti delle società produttrici.

 

La bambola Trudi

La Trudi-Limited Edition, bambola alta 34 centimetri con le fattezze di Chiara Ferragni, è stata lanciata nel 2019 a un prezzo che dai 34,99 euro è recentemente sceso a 24.99 euro.

Questo il messaggio che accompagnava il progetto: «Visto che molti di voi hanno amato la bambola Chiara Ferragni che creammo per il nostro matrimonio (con il rapper Fedez, ndr) abbiamo deciso di creare un'edizione limitata della Chiara Ferragni Mascotte: si vende ora su The Blonde Salad e tutti i profitti andranno a Stomp out bullying, un'organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore».

La bambola è andata sold out appena cinque ore dopo la messa in commercio. Sul progetto, la Tbs Crew aveva rilasciato un comunicato in cui veniva specificato che «i ricavati derivanti dalle vendite di tale bambola sono stati donati all'associazione "Stomp Out Bullying" nel luglio 2019 e che l'impegno nei confronti di tale associazione ha riguardato esclusivamente le vendite fatte sul canale e-commerce diretto e non anche su altri canali gestiti da terzi»». Un messaggio che non era stato comunicato a mezzo social dall'influencer.

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Le uova di Pasqua

L'operazione legata alle uova pasquali di Dolci Preziosi era già salita alla ribalta settimana fa. Ferragni anche in questo caso è indagata di truffa. L'azienda ha chiarito di non avere responsabilità nell'affaire beneficenza. Le indagini milanesi quindi punteranno a capire se sia per il pandoro, costato alla influencer e alla Balocco una maxi multa dell'Antitrust, sia per le uova di Pasqua e sia per la bambola Trudi, si sia trattato o meno di una presunta operazione commerciale della Ferragni mascherata in campagna di beneficenza.

La sponsorizzazione delle uova di Pasqua, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta con lo stesso schema del dolce natalizio. Come è stato spiegato nei giorni scorsi da Cerealitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, Ferragni ha percepito un cachet di 500 mila euro nel 2021 e 700 mila euro nel 2022 a fronte di una donazione di 36 mila euro all'associazione "I bambini delle Fate". 

La precisazione dell'azienda

«Rispetto all’inchiesta della Procura milanese su Chiara Ferragni, la Cerealitalia I.D. SpA ribadisce che, ad oggi, non è stata ricevuta alcuna comunicazione ufficiale in merito al coinvolgimento della stessa. L’atteggiamento della Società rimane comunque quello della massima collaborazione con le istituzioni, come sempre fatto». La precisazione è dell'azienda Dolci Preziosi, marchio che dal 2018 appartiene alla Cerealitalia I.D. spa del gruppo Cannillo di Corato, in provincia di Bari.

I legali: «Certi della sua innocenza»

«Una volta che il Procuratore Generale presso la Cassazione avrà individuato il Pubblico Ministero territorialmente competente, chiariremo al designato magistrato ogni aspetto delle tre vicende» essendo «totalmente certi della assoluta innocenza di Chiara e che detta innocenza emergerà dalle indagini che verranno condotte». Così in una nota gli avvocati di Chiara Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana in merito alle notizie relative agli ulteriori filoni di indagine avviati dalla Procura di Milano. «Siamo fiduciosi del futuro confronto con l'autorità giudiziaria - proseguono i legali - e auspichiamo che il clima mediatico che ha caratterizzato sino ad oggi la vicenda si rassereni».

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