Ex Ilva, il governo prepara le misure a tutela dell'indotto. L'ira degli autotrasportatori: pagateci le fatture

Mercoledì 24 Gennaio 2024, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 22:03 | 2 Minuti di Lettura

Le parole dei sindacati

"Registriamo positivamente come Fim il fatto che il Governo voglia trovare una soluzione al problema degli ammortizzatori per i dipendenti delle ditte dell'appalto. L'idea che si stia lavorando ad un ammortizzatore unico che possa inglobare tutte le realtà che rientrano nella crisi dell'Ilva è sicuramente un punto positivo". Lo dichiara in una nota il segretario nazionale Fim Cisl, Valerio D'Alò. "Bisognerà però lavorare per rafforzare le tutele per le imprese e per i crediti - prosegue D'Alò - Su questo chiederemo al Governo di poter essere ascoltati e spingere affinché si riesca a trovare anche per questi crediti in caso di un'amministrazione straordinaria, come pare si vada palesando una soluzione che non sia un percorso standard ma trovi una soluzione immediata. In questo senso la volontà del Governo di dare una mano alle imprese, intervenendo anche sugli istituti che possano cedere liquidità per far fronte alle necessità delle aziende stesse, sono buon punto di partenza. Continueremo in queste settimane l'interlocuzione con il Governo con l'obiettivo di assicurare a tutti ove necessario gli ammortizzatori sociali e nella minore misura possibile".

"La nostra richiesta di attivare un ammortizzatore sociale in deroga e unico per tutelare tutti i lavoratori diretti, degli appalti e dell'indotto in ogni sito ex Ilva è stata accolta dai ministri Urso e Calderone. Come Cgil verificheremo gli strumenti legislativi che saranno adottati, e continuiamo a rivendicare concrete soluzioni per il rilancio della produzione, per l'ambientalizzazione e per la sicurezza dei lavoratori, che restano le nostre priorità". È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo al termine dell'incontro di questa mattina. Per il dirigente sindacale "occorre un tavolo tecnico per tenere in costante monitoraggio tutte le realtà sia dell'indotto che degli appalti che garantiscono la produzione agli stabilimenti del gruppo siderurgico. Lo abbiamo rivendicato unitariamente nell'incontro di oggi, ottenuto dopo la richiesta delle tre Confederazioni". "Come abbiamo denunciato - sottolinea Gesmundo - vi sono lavoratori che in queste settimane non stanno ricevendo le retribuzioni poiché Acciaierie Italia non sta saldando le fatture. Prendiamo atto dell'impegno preso dai ministri rispetto alla creazione di misure ad hoc a sostegno di queste imprese, finalizzate al pagamento degli stipendi e alla continuità delle manutenzioni e della produzione". "Denunciamo ancora una volta - conclude il segretario confederale della Cgil - come anche questa vertenza venga gestita sempre e solo in ritardo e in maniera emergenziale a causa della mancanza di una visione strategica rispetto alle politiche industriali del Paese".

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