Puglia, un comune su quattro lontano dalle stazioni. Così alcune zone restano "isolate"

Puglia, un comune su quattro lontano dalle stazioni. Così alcune zone restano "isolate"
di Giuseppe ANDRIANI
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 21:53

In Puglia quattro comuni su dieci sono lontani dalle stazioni dei treni o comunque da stazioni servite da collegamenti a medio-lunga percorrenza. Lo studio è di Openpolis e mette a nudo la fragilità del sistema pubblico di trasporti pugliese. Il report è stato redatto sulla base di alcuni dati dell'Istat, che "ha preso in considerazione 258 stazioni ferroviarie in cui è previsto il servizio passeggeri e in cui passano treni regionali o a lunga percorrenza. Sono state considerate soltanto le infrastrutture in cui i treni al giorno sono almeno tre". I parametri valutati sono due: l’accessibilità (la capacità di arrivare alla stazione entro un tempo massimo) e la prossimità (la presenza o meno di un’infrastruttura entro un certo tempo).
"Queste due caratteristiche - spiega Openpolis nel report - sono legate a differenti interventi di politica pubblica che possono essere messi in atto sul territorio. Nel primo caso infatti è necessario un potenziamento dei collegamenti di rete stradale con la stazione stessa mentre nell’altro risultano cruciali investimenti sulla costruzione dell’infrastruttura".
Dati per assodati i criteri, il numero pugliese è tra i più alti d'Italia. Il 40,5% dei comuni non sono né prossimi e né hanno una buona accessibilità alle stazioni ferroviarie. Di fatto per gli abitanti di quattro comuni su dieci muoversi in treno diventa quasi un'impresa. Va peggio altrove, ad esempio in Abruzzo (53,8%), Molise (53,7%), Valle d’Aosta (52,7%) e Basilicata (52,7%). Le migliori regioni, invece, sono tutte al Centro-Nord: Lombardia (20,7%), Veneto (18,8%) e Umbria (13%).
Se invece si considera la popolazione (e non il numero dei comuni), è l’area lucana quella con la percentuale maggiore di abitanti distanti dalle ferrovie (29,2%, pari a circa 158mila persone), seguita dal molisano (25%) e dalla Valle d’Aosta (24,7%). A riportare i valori minori sono Friuli-Venezia Giulia (4,7%), Umbria (3,2%) e Liguria (2,1%).

E ancora dal report di Openpolis: "A livello provinciale, la provincia con la quota maggiore di comuni lontani dall’accesso ferroviario è Nuoro (82,4%), seguita da Chieti (73,1%), Rieti (71,2%) e Enna (70%). Se si considera la quota di popolazione, la prima provincia rimane sempre Nuoro (l’87,3% vive in comuni distanti da stazioni) a cui seguono Enna (64%), Agrigento (43,3%) e Rieti (42,5%)". A livello nazionale nel 32,8% dei comuni la ferrovia non è né accessibile e né prossima. Per un totale di circa 6,8 milioni di persone coinvolte dal disservizio. 
Ma la beffa non arriva in solitaria. Basta dare un rapito sguardo alla cartina della Puglia elaborata da OpenPolis per capire che le zone meno servite da un punto di vista ferroviario sono le stesse che hanno anche qualche difficoltà nel trasporto su gomma. Ad esempio, il basso Salento. Dall'immaginaria linea Gallipoli-Cannole in giù, le ferrovie sono distanti per tutti. Ed è un paradosso se si pensa a quanto questi luoghi hanno puntato sul turismo negli ultimi dieci anni. Già, ma senza infrastrutture ferroviarie adeguate. L'altra zona che lo studio evidenza come poco servita è quella a cavallo tra la provincia di Lecce e quella di Taranto. Da Porto Cesareo fino alla litoranea tarantina (Lizzano e Leporano, ad esempio). Questi comuni, per altro, sono quelli che negli ultimi giorni avevano protestato con le istituzioni chiedendo a gran voce la Bradanico-Salentina a quattro corsie. E cioè, sono paesi che non sono neppure serviti da una superstrada, come invece avviene su altre direttrici in Puglia. Ancora penalizzata la murgia barese e larga parte del Gargano, dove si aggiunge la difficoltà di un territorio difficile da attraversare. Da segnalare, invece, in senso positivo l'ottimo feedback per le strutture ferroviarie sull'Adriatico. Lì, però, qualcuno ricorderà come si attende l'alta velocità per la lunga percorrenza ormai da una vita. Verrebbe quasi voglia di accontentarsi. Quasi.
 

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