Salento, sette stazioni ferroviarie verso la rinascita con 215 milioni. Ecco quali

La stazione di Gallipoli
La stazione di Gallipoli
di Mattia CHETTA
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Giovedì 30 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 07:15

A Squinzano un nuovo bar da 72 metri quadrati e in sette Comuni la riqualificazione degli edifici a pochi metri dai binari per un importo complessivo di 215 milioni di euro. Così le stazioni nel Salento si ammodernano e aprono alla rigenerazione urbana, all’innovazione sociale, alla promozione del turismo sostenibile e alla valorizzazione del patrimonio architettonico esistente.

Non più solo crocevia di vagoni 

Non più solo crocevia di vagoni per pendolari e turisti ma nuovi spazi al passo coi tempi per offrire all’utenza più servizi e comfort.

Se in alcuni casi i vecchi edifici sono utilizzati esclusivamente per il trasporto ferroviario, in altri casi caselli e stazioni hanno ospitano già associazioni ed enti del terzo settore e programmano attività, manifestazioni e laboratori di utilità sociale. A cominciare dal centro del nord Salento dove Ferservizi (Gruppo Ferrovie dello Stato) ha pubblicato a settembre scorso una manifestazione di interesse per la locazione di uno spazio di circa 72 metri quadrati, nella stazione di Squinzano, da adibire ad attività commerciale, bar e ristorazione. Un avviso per il quale oggi si attendono sviluppi. Ma sono in tutto 187 gli immobili in provincia di Lecce gestiti da Ferrovie del Sud Est: 41 stazioni e 146 caselli. «A oggi – fanno sapere da Fse – sono 8 gli alloggi ubicati ai primi piani degli immobili concessi in uso al personale dell’azienda (Tuglie, Soleto, San Donato di Lecce, Salve, Muro Leccese, Morciano di Leuca, Gallipoli e Copertino). Mentre, dei 41 caselli, 34 risultano occupati da privati e cinque da associazioni ed enti comunali con finalità sociali (Novoli, San Cesario, Carmiano, Spongano e Matino). Le altre case cantoniere, invece, verranno utilizzate in parte per ospitare le nuove strumentazioni tecnologiche per migliorare il servizio della circolazione. Quelle non funzionali all’esercizio ferroviario saranno assegnate a enti pubblici e privati per lo sviluppo di progetti a scopo socioculturale».

Le sette stazioni da ristrutturare

Intanto, sono sette le stazioni salentine (Otranto, Gallipoli, Casarano, Novoli, Maglie Tricase e Zollino) oggetto di progetti di ristrutturazione e riqualificazione dove si prevedono spazi a parcheggio di interscambio e veri e propri hub intermodali. «Una volta riqualificate – precisano da Fse – sarà possibile ospitare al loro interno attività commerciali per rivitalizzare il tessuto sociale e migliorare la qualità dei servizi di trasporto pubblico locale per i cittadini». 
«I progetti di realizzazione di hub intermodali e di riqualificazione delle stazioni Fse, – ha dichiarato l’assessora regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia – è finanziato per 165 milioni di euro con fondi del Pnrr e 50 milioni con risorse del Fondo Opere Indifferibili, per cui dovrà essere chiuso entro il 2026. È un progetto importante perché prevede il restyling architettonico degli edifici, alcuni dei quali storici, nel rispetto delle loro caratteristiche storico-architettoniche e del contesto ambientale e paesaggistico. In questo modo – ha continuato Maurodinoia – le stazioni potranno trasformarsi in hub di scambio intermodale, anche attraverso la riqualificazione di alcune aree ferroviarie limitrofe con la realizzazione di fermate per i bus, parcheggi per auto e motocicli, velostazioni. Il tutto migliorando l’accessibilità alla stazione e ai treni, garantendo la sicurezza degli utenti. La nostra visione è quella di stazioni accoglienti e sicure dotate di tutti i servizi necessari per i viaggiatori».

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