Minoranza lacerata, saltano le 17 firme: la crisi in Consiglio il 13 febbraio

Pasquale Luperti mentre lascia il vertice da Impegno Sociale: in auto il pressing di Nardo Marino e Riccardo Rossi
Pasquale Luperti mentre lascia il vertice da Impegno Sociale: in auto il pressing di Nardo Marino e Riccardo Rossi
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Mercoledì 25 Gennaio 2017, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 20:35

BRINDISI - Fallito anche il terzo tentativo, andato in scena questa sera alle 19, di mandare a casa l'amministrazione comunale. I consiglieri che già ieri avevano provato, invano, a raccogliere le firme per le dimissioni per la caduta immediata e lo scioglimento del Consiglio hanno fatto questa sera  un altro tentativo, sperando che fosse la volta buona ma il piano non è andato in porto. Innanzitutto per l'assenza del notaio ma soprattutto per la decisione presa da Pasquale Luperti e Marika Rollo dei Coerenti per Brindisi.

Proprio Luperti, infatti, ha comunicato all'opposizione di voler portare in consiglio comunale la mozione di sfiducia. Niente più riunioni “carbonare” alla ricerca di firme, quindi. «In serata, così come previsto, si sono riuniti - ha scritto proprio Luperti in una nota diramata dopo il vertice - i diciassette consiglieri comunali firmatari della mozione di sfiducia ed hanno deciso, con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini di Brindisi, di partecipare alla seduta consiliare del 30 gennaio per approvare i provvedimenti necessari alla rottamazione delle cartelle Abaco relative alla tassazione comunale. Il gruppo dei "Coerenti per Brindisi", inoltre, ha chiesto che la mozione di sfiducia venga discussa in consiglio comunale, il prossimo 13 febbraio, così come proposto inizialmente. Tale richiesta è stata condivisa dai presenti».

Nella mattinata, dopo le polemiche e gli attacchi di ieri contro il capogruppo di Forza Italia Mauro D'Attis, il coordinatore regionale del partito azzurro Luigi Vitali aveva smentito le voci di possibili accordi con i Conservatori e Riformisti per non far cadere l'amministrazione. «Non c'è nessun accordo - ha chiarito - tra Forza Italia e Cor: per noi, il sindaco di Brindisi deve andare a casa senza se e senza ma". Nessun accordo, dunque, «tra me e l'onorevole Fitto a riguardo. Ieri, è saltata la riunione delle opposizioni per un diverbio tra due consiglieri comunali (non del nostro partito), ma è stata riconvocata per oggi. Il risultato che perseguiamo è di andare dal notaio per sfiduciare il sindaco. Una posizione chiara, netta ed inequivocabile».

E anche D'Attis, sulla sua pagina Facebook, aveva tenuto a spiegare ancora una volta la posizione assunta ieri sera: «Girano molte notizie. Tante completamente inventate. Siccome il consigliere di Forza Italia a Brindisi sono io, assicuro tutti che non c'è alcun accordo con alcun gruppo della maggioranza e che la posizione è sempre la stessa di sempre. Mauro D'Attis resta all'opposizione e con lui Forza Italia. L'amministrazione Carluccio ha fallito e non avrà mai il mio sostegno e, pertanto, come detto svariate volte, andrà a casa».

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