Bari, guerra ai furbetti del green pass: piovono le multe per i locali

Bari, guerra ai furbetti del green pass: piovono le multe per i locali
Bari, guerra ai furbetti del green pass: piovono le multe per i locali
di Enrico FILOTICO
3 Minuti di Lettura
Martedì 9 Novembre 2021, 09:44

Continuano senza sosta i controlli della Polizia Locale di Bari per il contenimento della pandemia. Negli ultimi giorni, soprattutto in prossimità delle aree mercatali cittadine, gli agenti sono intervenuti a tamburo battente per accertarsi che fossero rispettate le misure imposte dal governo. Solo nella giornata di sabato, sono state effettuate sette multe a carico di operatori intenti a servire la clientela senza che fossero in possesso di green pass.

Le verifiche

La polizia del capoluogo è andata oltre la consueta verifica: grazie a dei mirati interventi di agenti in abiti civili, gli uomini diretti e coordinati dal Generale Michele Palumbo, fingendosi clienti, hanno effettuato sanzioni da 400 euro a carico di titolari di pubblici esercizi che, in spregio alle regole e intenzionalmente, non verificavano se i clienti seduti impegnati a consumare alimenti e bevande avessero la certificazione verde.
La strategia ha portato a ben 14 ammende, rivolte a quelli che già ora sono stati identificati come i furbetti del green pass. I quattordici proprietari di attività se saranno scoperti ancora ad infrangere le norme saranno costretti a chiudere il negozio per diversi giorni. Mentre sono state emesse solo multe, 16 nello specifico, agli utenti sorpresi a non indossare i dispositivi di protezione individuale al chiuso e in presenza di assembramenti. Un bilancio che solo nel corso della settimana appena trascorsa conta ben 153 controlli espletati e ben 37 sanzioni comminate.

Risposte tutt'altro che confortanti quelle che arrivano dal mondo reale rispetto ai dati pubblicati dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Secondo le ultime analisi, al momento scendono a sei le regioni italiane in cui il livello di rischio è basso. La Puglia non è tra queste.
Le altre regioni in giallo sono: Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e la provincia autonoma di Trento.

Mentre la scorsa settimana, nel complesso, l'Italia appariva più verde che gialla, oggi è proprio quest'ultimo il color predominate nella classificazione Ecdc. Una graduatoria che si basa sulle notifiche dei casi positivi ogni 100mila abitanti, in abbinamento alla percentuale di test positivi sul totale dei test effettuati. Senza prendere in considerazione il tasso di vaccinazione.

È doveroso specificare che sebbene la ripartizione cromatica sia la stessa di quella usata ad inizio anno per indicare l'uscita dal lockdown, i parametri sono differenti rispetto a quelli utilizzati dal nostro Ministero della Sanità. Quindi non vuol dire questo che torneremo in zona gialla, sarebbe però importante prestare attenzione a queste avvisaglie di quarta ondata che secondo la comunità scientifica potrebbe essere arginata attraverso vaccini e tracciamento, effettuato tramite green pass.
Già sul finire del mese di ottobre la squadra guidata dal generale Palumbo aveva effettuato altri interventi di questo genere, in quel caso furono cinque attività commerciali a subire la sanzione con 400 euro e il rischio di chiusura. Nel mese di agosto, quando fu introdotto l'obbligo di certificazione, le forze dell'ordine avevano sanzionato 38 persone e 21 attività commerciali per violazione delle norme anti-contagio. Solo nel periodo più caldo della stagione estiva, secondo la prefettura di Bari, furono sottoposti a controlli 18.227 persone e 1.267 attività.
 

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