Una delle novità odierne è che nella lista unica composta da Socialisti, Italia Viva e +Europa ci saranno anche i radicali ma non con un proprio simbolo. Per ora però nomi da parte dei laforgiani non se ne fanno, anche perché pare che sia in atto una guerra per accaparrarsi i candidati e fare lavoro di moral suasion soprattutto verso gli indecisi, ma pare che qualcuno si sia spinto a farlo anche con dirigenti di organizzazioni. Operazioni del tutto lecite, ma ora che la questione morale è ritornata in primo piano, di facciata o di sostanza che sia, è bene, secondo alcuni non darne troppa risonanza mediatica.
Le liste
Al di là dei singoli poi c’è il partito di Renzi, Italia Viva che non gradisce particolarmente la presenza del Movimento 5 Stelle nella coalizione laforgiana, cosa nota anche ai procacciatori di candidati, quindi di voti, dei competitor. Insomma i renziani sarebbero un target molto ricercato dai cacciatori di candidati. Quanto alle liste i sostenitori di Leccese parlano di 10 simboli presenti, ma più verosimilmente le liste saranno 8 e 6 quelle che fanno capo a Laforgia. Queste dovrebbero essere Laforgia sindaco, Bari bene comune e in questa dovrebbero convergere diversi rappresentanti de La Giusta Causa, “Generazione urbana” formata soprattutto da giovani, lista unica con i 3 simboli per Partito socialista, Italia Viva e +Europa, Sinistra italiana e Movimento 5 stelle. Sull’altra sponda della coalizione progressista resta aperta la questione che riguarda Azione e Socialdemocratici che potrebbero correre insieme, per il resto ci sarà ovviamente la lista del Partito democratico, poi i Verdi, Progetto Bari, una con il nome del candidato sindaco Leccese, poi due civiche che manterrebbero il nome di Decaro e ancora Noi popolari e Puglia favorevole. Sui nomi si continua a lavorare, con il Pd che è in over booking per quanto riguarda i candidati al Comune. Fra i nomi nuovi quello di Vito Pesola, ingegnere meccanico fra gli attori dell’innovazione tecnologica barese, che si presenta al Comune e quello di Maria Raspatelli, docente di religione di Bari, premiata con il “Global Teacher Award 2022”.
Così dopo le dimissioni di qualche giorno fa della presidente cittadina del Pd Titti De Simone, sono arrivate quelle di Biancofiore che l’8 febbraio scorso con De Simone, Antonella Morga, Anna Rossiello, Umberto Stravolo si era astenuto nelle votazioni che indicarono Vito Leccese quale candidato del Pd. Altri candidati al Comune per il Pd sono l’avvocato Gianluca Loconsole, il presidente del Municipio 1 Lorenzo Leonetti, Antonio Bozzo della Cgil, Giuseppe Fumai vice segretario provinciale del partito e Giovanna Salemmi, consigliera uscente del Municipio 2. Dal centrodestra lavori in corso. Ci saranno nomi di spicco della società civile, assicurano.
Farà parte della squadra, ad esempio, Anna Degennaro, imprenditrice della famiglia di costruttori. Lo ha annunciato settimane fa Filippo Melchiorre: «Con una buona dose di grinta, determinazione e anche un bel sorriso Anna Degennaro ha voluto comunicare oggi alle sue amiche e ai suoi amici che è pronta a scendere in campo con noi alle prossime amministrative». Le liste che sostengono il candidato sindaco Fabio Romito dovrebbero comunque essere 7: Romito Sindaco, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega-Udc, Nuovo Psi, Noi moderati con Gino Cipriani e Agorà che sarebbe una lista a supporto di FdI, lista che nasce da un percorso associazionistico di Michele Picaro e che vedrà rappresentanti nei municipi oltre che in Comune.