Trivelle: monsignor Santoro (Cei), importante andare a votare

Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto (Cei)
Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto (Cei)
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Venerdì 15 Aprile 2016, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 18:51
La Chesa prosegue con suo appello al voro per il referendum di domenica prossima sulle trivelle. «L'invito che abbiamo fatto a riflettere sui temi del referendum, che la Cei ha fatto, ha raccolto una sensibilità anche in campo laico - dice monsignor Filippo Santoro in un'intervista all'emittente pontificia -: qui sono venuti sostenitori dell'ecologia strettamente ambientale e mi hanno chiesto di voler capire questo orizzonte nuovo, piu' ampio che il Papa propone con l'ecologia integrale, integrando all'aspetto dell'ambiente il lavoro, la società e quindi la cultura e quindi l'ecologia della vita quotidiana. E il referendum ha spinto la gente a interessarsi, a vedere una prospettiva d'insieme molto piu' ampia". Per monsignor Santoro, l'assenza di politiche nazionali di sviluppo senza il petrolio "e' quello che noi soffriamo piu' di tutto. La situazione di Taranto è un esempio emblematico di come si sia scelto un modello di sviluppo che punta tutto sul carbone e quindi sul ciclo completo del carbone, ignorando altri aspetti, ignorando fonti alternative". Per quanto riguarda poi "tutta la questione della perdita dei posti di lavoro che si sviluppa in questa circostanza - osserva l'arcivescovo -: qui, dalla situazione che noi viviamo, in particolare al Sud, non e' questione di quelli che sono occupati sulle piattaforme, cosa rispettabilissima; è di uno scarto del 54% di disoccupazione giovanile, particolarmente nel Sud. Il 54%! Quindi, a mio giudizio, insieme con le energie rinnovabili serve proprio una strategia specifica per l'occupazione, per il lavoro; una strategia da declinare con la difesa dell'ambiente". Comunque, per il capo-commissione Cei, "e' importante partecipare, e' importante andare a votare. Innanzitutto, come ha fatto la Cei, e' importante prendere in considerazione il quesito referendario; poi, magari, ci possono essere varie soluzioni. Pero', una circostanza come questa, ci provoca". "La circostanza di un referendum ci invita proprio a prendere posizione, a intervenire - spiega -. E questo non e' estraneo con il nostro protagonismo sociale, non e' estraneo alla nostra vocazione, non e' distante. Quindi, un'occasione come questa, del voto, e' proprio uno stimolo ad essere protagonisti". "Allora si capisce perche' molte volte il voto e' in crisi - aggiunge mons. Santoro -: perche' gli elettori hanno visto tradite le loro aspettative e invece adesso si indica una prospettiva diversa, quello che noi diciamo: un modello di sviluppo differente, che fa leva su fonti alternative, anche se in maniera graduale, come dice il Santo Padre nell'Enciclica. Le persone si appassionano alla partecipazione, al futuro della nostra terra, alla cura della 'casa comune', come Papa Francesco sempre ci dice. Ecco: un'occasione da non perdere, proprio". Quindi questa opportunita' di espressione, per il capo-commissione Cei, bisogna "utilizzarla bene, utilizzarla con decisione. L'invito del Papa ci apre gli occhi su una partecipazione diretta
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